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Sogin declina l'invito del sindaco di Rotondella: non sarà presente all'incontro pubblico su Enea

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La sede Enea a Trisaia di Rotondella

Sogin "declina l'invito a partecipare all'incontro pubblico promosso dal sindaco di Rotondella (Matera), sull'ordinanza sindacale, numero 5 del 29 gennaio 2025, inerente all'inquinamento ambientale dell'Area Enea e zone circostanti, dato che non ha titoli di natura tecnica per intervenire, non rientra fra i soggetti direttamente interessati alle sue ricadute, confermando, comunque, la disponibilità a collaborare nelle sedi istituzionali preposte". In particolare, con l'ordinanza del sindaco Gianluca Palazzo è stato disposto "il divieto di coltivazione all'aperto di ortaggi (sono esclusi quelli coltivati in serra), nonché l'obbligo di lavare la frutta e di adottare tutte le direttive del Ministero della Salute in merito". Nella nota diffusa dall'ufficio stampa, Sogin "ricorda che i recenti superamenti delle Concentrazioni soglia di contaminazione (Csc) di sostanze chimiche non radioattive nelle acque di falda soggiacenti il sito Cr Enea, registrati da Arpa Basilicata nell'ambito della procedura di bonifica, rientrano negli intervalli misurati negli ultimi dieci anni senza aver mai registrato variazioni significative. Il divieto di coltivazione di ortaggi per il consumo umano e animale, se non in serra, e l'obbligo del lavaggio dei prodotti frutticoli sembrerebbero conseguenti ad una ricaduta al suolo di sostanze contaminanti aerodisperse. In assenza di dati che certificano il superamento della soglia di inquinamento nell'aria, l'unica motivazione alla base di tale ordinanza potrebbe essere l'ipotesi dell'utilizzo per irrigazione a 'pioggia' delle acque di falda, ma l'ordinanza numero 28 del 2017 già vietava l'emungimento di acqua dal sottosuolo. Non si comprende, pertanto, la motivazione che ha determinato l'applicazione delle misure precauzionali, basata sul superamento delle Csc nelle acque sotterranee". "In questo quadro", Sogin "ricorda inoltre che la 'Relazione tecnica finale' tra l'Istituto Superiore di Sanità e il Comune di Policoro, nelle sue conclusioni, in estrema sintesi, non segnala particolari criticità. La Relazione aveva come obiettivo la valutazione dei possibili rischi per la salute della popolazione di Policoro, Nova Siri, Rotondella, Tursi, Scanzano Jonico, aree potenzialmente interessate dai superamenti delle suddette Csc. La società, in ogni caso - è scritto nel comunicato della Sogin - assicura la sua disponibilità a continuare a collaborare per garantire una gestione trasparente e corretta delle questioni ambientali con l'obiettivo di definire azioni condivise, per tutelare i suoi lavoratori, la popolazione e l'ambiente, nei preposti Tavoli istituzionali".

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