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Ambulanze tartaruga, assessore Latronico che si fa?

Ambulanze tartaruga, assessore Latronico: che si fa?

Una centrale operativa, due elicotteri di cui uno anche notturno, sette presidi ospedalieri distrettuali e 39 postazioni territoriali per garantire una presenza qualificata sull'intero territorio regionale: è l'attuale struttura del 118 Basilicata soccorso che nasceva il 3 maggio del 2004. Un lavoro prezioso, psicologicamente logorante e che mette a dura i prova i sentimenti di uomini e donne che al netto delle criticità organiche e strutturali provano in tutti i modi ad esserci e ad aiutare con professionalità, umanità ed empatia i lucani in difficoltà. Un impegno che però, talvolta, non è sufficiente. L'ultimo Rapporto di Cittadinanzattiva presentato lo scorso 22 ottobre a Roma presso il ministero della Salute, alla presenza del ministro Orazio Schillaci, non lascia spazio a particolari interpretazioni: in Basilicata per quanto concerne gli accessi al Pronto Soccorso, la situazione è definita "critica" con le performance del 118 che raggiungono indicatori, in media, superiori o uguali a 23 minuti, laddove quella nazionale è pari a 19 (minuti). Ed è risaputo: nel circuito delle emergenze/urgenze il tempo rappresenta una variabile fondamentale e sulla quale si può e si deve fare di meglio. L'ultima storia, in ordine di tempo, arriva direttamente dalla Potenza - Melfi, statale che non ha bisogno di presentazioni, lì dove a parlare sono le decine e decine di fiori sui guard rail per parimenti vite spezzate. "Questa sera tornando a casa ho trovato un incidente, sono scesa dalla macchina per vedere come stessero le persone, per fortuna o almeno si spera nulla di grave, ma poteva andare diversamente. Sono rimasta con loro ad attendere i soccorsi, insieme ad altre persone per prestare aiuto. La cosa più vergognosa - sottolinea l'automobilista - che dal mio arrivo ad incidente avvenuto non so quanto tempo prima, l'ambulanza e le forze dell'ordine sono arrivate con ben 30 minuti di ritardo".

Di qui la riflessione amara dell'automobilista: "Non si può aspettare così tanto tempo perchè potrebbe essere questione di pochissimi minuti e qualcuno potrebbe non farcela". L'auspicio è che il centrodestra del cambiamento, tutto slogan e sorridente convegnistica, l'assessore al ramo Cosimo Latronico e manager illuminati possano invertire una tendenza davvero preoccupante messa nero su bianco da Cittadinanzattiva e già nota a centinaia e centinaia di lucani che talvolta dopo aver tanto atteso i soccorsi avvertono anche un senso di smarrimento vedendosi arrivare l'ambulanza senza medico a bordo per "dare linfa, mezzi e risorse ad uno strumento prioritario per la salute, che vive la cronica carenza di personale tra turni estenuanti ed eccedenze orarie", ci spiega un nostro lettore, di professione soccorritore, che preferisce rimanere anonimo. "C’è chi collabora ed è di supporto e chi inveisce e bestemmia, c’è chi riesce a spiegare e chi urla: io pago le tasse. Il nostro è un mestiere difficile, reso anche impossibile dalla burocrazia e dai numerosi deficit che proviamo a colmare in ogni modo". E un appello: "Quando chiamate il 118, sappiate che dall’altro lato del telefono c’è una Centrale operativa ed un professionista che sta cercando di fare del suo meglio per aiutarvi e supportarvi provando a valutare correttamente i bisogni dell'utente seguendo protocolli e procedure ben definite. Nulla è lasciato al caso nonostante le grandi e quotidiane difficoltà".

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