IL MATTINO
Lutto
23.11.2024 - 18:56
La comunità della provincia di Potenza piange la scomparsa del maggiore Peppe Di Bello, figura emblematica della Polizia Provinciale, venuto a mancare prematuramente. Con il suo impegno instancabile, il maggiore Di Bello ha lasciato un'impronta indelebile non solo tra i colleghi, ma anche tra tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.
Peppe Di Bello ha trascorso gran parte della sua vita al servizio delle istituzioni, distinguendosi per professionalità, integrità e senso del dovere. Come maggiore della Polizia Provinciale di Potenza, ha ricoperto ruoli di grande responsabilità, affrontando ogni sfida con competenza e determinazione. La sua capacità di coniugare fermezza e sensibilità lo ha reso un leader naturale, rispettato da colleghi e superiori.
Il maggiore Di Bello è stato un paladino della tutela ambientale in Basilicata, una regione che amava profondamente e per la quale si è battuto con tutte le sue energie. Ha promosso e sostenuto numerose iniziative per la salvaguardia del territorio, lottando contro il degrado ambientale, l’inquinamento e gli abusi ai danni del patrimonio naturale.
Tra le sue battaglie più significative si annoverano le campagne di monitoraggio ambientale, con particolare attenzione alla qualità delle acque e alla gestione dei rifiuti. Di Bello ha spesso denunciato situazioni critiche, portando all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni le problematiche legate alle estrazioni petrolifere nella Val d’Agri, sempre con l’obiettivo di garantire un futuro sostenibile per la regione.
Era fermamente convinto che la Basilicata, con il suo straordinario patrimonio naturale e culturale, meritasse di essere valorizzata e protetta. Le sue azioni, spesso coraggiose e talvolta controcorrente, hanno ispirato molti, stimolando un maggiore senso di responsabilità verso l’ambiente.
Nonostante i riconoscimenti ricevuti durante la sua carriera, Peppe Di Bello rimaneva una persona semplice e vicina alla gente. La sua capacità di ascoltare e di entrare in empatia con il prossimo lo rendevano un punto di riferimento, non solo come ufficiale, ma anche come uomo. Amava il suo lavoro e, ancora di più, amava la sua terra e le persone che la abitavano.
La scomparsa del maggiore Di Bello lascia un vuoto incolmabile, ma il suo ricordo continuerà a vivere nei cuori di chi lo ha conosciuto. La sua dedizione, il suo coraggio e la sua umanità saranno un esempio per le generazioni future.
La Basilicata gli deve molto: il suo impegno instancabile per la protezione di una terra così ricca e fragile è un’eredità preziosa che non può essere dimenticata. Le sue battaglie devono continuare, alimentate dall’esempio che ci ha lasciato.
edizione digitale
Il Mattino di foggia