IL MATTINO
L'intervista
03.10.2024 - 13:09
Federica Nastri
Federica Nastri, psicologa, criminologa, pedagogista, mediatrice familiare e formatrice, dà il via al “Primo Halloween Psicologico”. Già nel precedente articolo (https://www.ilmattinoquotidiano.it/news/basilicata-free/103341/halloween-e-il-suo-significato-psicologico-avra-degli-apporti-benefici-per-grandi-e-piccoli.html), ci ha parlato del significato psicologico di tale festa e di come può apportare benefici sia ai grandi che ai piccini. In questa intervista approfondiremo il progetto ideato dalla professionista per comprendere nello specifico di cosa si tratta, a chi è rivolto, e come procedere per partecipare.
Cos’è il Primo Halloween Psicologico e da cosa nasce?
«Il mio progetto nasce come opportunità, attraverso una “festa” ancora poco ri-conosciuta in Italia, per avvicinarci ad un’emozione fondamentale della vita quotidiana, nonché la paura, e normalizzarla per esorcizzarla. Credo fermamente che il mondo occidentale abbia grossi problemi con il relazionarsi al dolore, alla sofferenza, all’angoscia, al panico, al fallimento, ma soprattutto alla morte. Contro quest’ultimi, il tabù e la rimozione sono i meccanismi soliti attivati affinché se ne possa stare quanto più lontani possibili, oserei dire incoscienti (nel senso di inconsapevoli). Le prime vittime di tale strategia, sono i bambini: gli si chiede di non aver paura, di essere coraggiosi, di diventare i migliori e non fallire, di non piangere, raramente vengono portati ai funerali, gli è vietato vedere i cadaveri dei loro cari o salutare il nonno relegato all’ospedale dietro una tenda verde. Dall’altra parte anche noi adulti ne siamo vittime: chiediamo scusa a chi abbiamo intorno se ci scende una lacrima, teniamo nascoste le nostre sofferenze, sbandieriamo vittorie affinché coprano i nostri normali fallimenti, non chiamiamo le malattie per nome, e della morte è meglio non parlarne. Siamo addirittura entrati in questa trappola di estrema positività e produttività da trasformarci quasi in attori su palcoscenici in fiamme. E allora, che questo “travestimento”, per una notte, o per sempre, diventi un momento per aprirsi a tutte quelle emozioni giudicate come “negative” e che invece sono alla base della propria serenità, pace interiore, relazioni sane, autostima e fiducia in sé e nell’altro».
A chi è rivolto il progetto, e come si organizza?
«Il primo Halloween Psicologico” è rivolto a grandi e piccini, individualmente in due programmi. Il primo, “A caccia di fantasmi (interiori?): come esorcizzare le paure dei bambini” è rivolto ai fanciulli, suddividi per età in due gruppi che vanno dai 5 ai 7 anni, e dagli 8 ai 12 anni. I raggruppamenti saranno molto ristretti (massimo cinque/sei bambini ciascuno), in quanto la condivisione diverrà risorsa evolutiva e permetterà il confronto e la comunicazione multipla e complessa, mantenendo però sempre concentrazione sull’individualità di ciascuno. Il secondo, invece, “Chi ha spento la luce? Illumina i tuoi mostri interiori per ritrovare serenità, autostima, fiducia e relazioni felici”è destinato agli adulti in incontri individuali (fino ad esaurimento posti)».
Quali sono i temi che verranno affrontati?
«I temi sono gli stessi per entrambi, ma gestiti diversamente in base all’età, con l’unico obiettivo di trarre da ciò che sentiamo come limitante (le paure), benefici sia a livello fisico, che mentale, oltre che sociale. In “A caccia di fantasmi (interiori?): come esorcizzare le paure dei bambini” i piccoli potranno arrivare in studio travestiti o truccati dalla loro stessa paura o da ciò che la rappresenta (sbizzarritevi insieme a loro utilizzando ogni creatività) e attraverso la personificazione, il gioco, l’immaginazione, la lettura, l’arte, il disegno ed il circle time, impareremo a scoprire le nostre paure, ascoltarle, comunicarle, condividerle ed esorcizzarle. Con l’adulto, invece, in “Chi ha spento la luce? Illumina i tuoi mostri interiori per ritrovare serenità, autostima, fiducia e relazioni felici”, partiremo dalla paura sentita come più conscia e intensa, per scendere in profondità e lavorare sulla creazione di una “casa illuminata” per il proprio bambino interiore, che funga da protezione e slancio senza limitare ne bloccare. Verranno utilizzati il dialogo e la scrittura come mezzi introspettivi».
In che modo è possibile inoltrare una richiesta di partecipazione?
«Basterà contattare su whatsapp al numero telefonico: 327151393, inviando un messaggio con scritto “Richiesta di prenotazione” e un nominativo, provvederò io a ricontattare per dare ogni informazione. In alternativa collegarsi al sito www.federicanastri.it per ulteriori recapiti. I posti sono limitatissimi, perciò si andrà in ordine di richiesta e alle disponibilità rimanenti».
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