IL MATTINO
Il caso
01.10.2024 - 20:59
Come in ogni buon dramma, arriva il momento in cui il protagonista si difende. Ma a chi si aspettava un chiarimento dall'università rimarrà deluso. Gianluca u’ Sfiammat’, con il suo spirito sferzante, dedica al Mattino un video sui suoi social. Evoca complotti e dice che non abbiamo compreso il suo sarcasmo, che quella battuta sul "grazie all’università" era solo uno scherzo. Eppure, se solo avesse letto il sarcasmo che gli hanno dedicato i lettori, forse avrebbe capito che il vero spettacolo non era il suo, ma quello che si è messo in scena attorno a lui.
Ma bisogna fare un passo indietro (l'articolo e il video li trovate qui https://www.ilmattinoquotidiano.it/video/basilicata-free/103247/studia-con-noi-e-potrai-aspirare-a-fare-il-gommista-il-grottesco-spot-dell-unibas-che-ha-sconvolto-i-genitori-degli-studenti.html). C'era una volta l'idea dell'Università come porta verso l'ascesa sociale, il progresso, il riscatto. Ma i tempi cambiano, si sa, e tutti devono adattarsi. E così, l'Unibas ha deciso di “avvicinarsi ai giovani” scegliendo la strada del paradosso. Il messaggio? "Studiate con noi e finirete a fare i gommisti!" – un capolavoro di ironia, senza dubbio. Perché puntare sulle competenze, sulla ricerca, su un domani migliore? Meglio affidarsi all’ironia, a quel sarcasmo tagliente che attirerà i più arguti. In fondo, chi non vorrebbe diventare come il gommista della campagna dell’Università della Basilicata? Un gommista in carne e ossa, laureato e sorridente, immortalato mentre gonfia pneumatici e risponde con una battuta a un professore che, incuriosito, gli domanda: "Ma come sei finito qui?".
La risposta è disarmante, quanto perfetta: "Grazie all’università, professò. È proprio per questo che sono qui". E così, tra paradossi e fraintendimenti, rimane solo un epilogo amaro. Un’Università che, nel tentativo di essere “alla mano”, sembra essersi dimenticata di dare un senso alla propria missione. Resta un’immagine surreale, una pantomima grottesca di ciò che l’istruzione superiore dovrebbe essere. L'obiettivo non era punzecchiare lo sfiammato, ma sottolineare che la campagna pubblicitaria lanciava un messaggio criticabile. E così abbiamo fatto. Con buona pace dello sfiammato. “È la stampa, bellezza, e tu non puoi farci niente.”
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