Taranto torna Diabolika, Vladimiro Garofalo ci guida alla mostra nei meandri del Castello Aragonese
Nei giorni del 15 e 16 giugno, a Taranto, presso la Galleria Comunale del Castello Aragonese, si terrà il Taranto Diabolik Days 3, unico evento sul famoso fumetto nella nostra regione.
L'iniziativa è stata organizzata anche quest'anno dal diaboliko Vladimiro Garofalo, colonna portante del gruppo fan pugliese, con il patrocinio del Comune di Taranto. Al Taranto Diabolik days 3 prenderanno parte appassionati e collezionisti provenienti da tutta l'Italia che non si lasceranno sfuggire l'occasione di vedere in un'unica location opere originali dei più grandi disegnatori della testata. Per questa edizione la manifestazione proporrà una mostra con l'esposizione di 120 copertine originali di Diabolik, tra le più rappresentative tra le prime 304 pubblicate dalla Casa Editrice Astorina, inoltre è previsto un incontro firma copie con gli autori ospiti Riccardo Nunziati e Antonio Muscatiello. Ingresso libero e gadget omaggio ai visitatori.
Un week end assolutamente da non perdere per gli amici diabolici, ce ne parla in maniera più dettagliata l'organizzatore dell'evento Vladimiro Garofalo.
Vladimiro, come nasce l’idea del Taranto Diabolik Days?
Sono collezionista da sempre e frequento le cene sociali. Durante una di queste, organizzata dal fan club di Lorenzo Altariva, nella quale peraltro ho potuto conoscere il mitico Enzo Facciolo, mi sono accorto che sotto Napoli non c’era nessun evento dedicato a Diabolik e dissi agli amici del club presenti che avrei voluto organizzare qualcosa nella mia città e furono tutti molto disponibili a seguirmi in quest'avventura. Il tempo necessario per inquadrare il periodo e la location ed è nato il Taranto Diabolik Days. Siamo ormai alla terza edizione, ogni anno la mostra ha un tema, un fil rouge: il primo anno si è svolta sulla storia di Diabolik, sono state esposte tavole originali degli anni 1963/1964, per ricostruire la storia delle sorelle Giussani e del perchè hanno inventato il fumetto; l’anno scorso invece sono state esposte tavole originali di tutti i fumettisti che hanno disegnato per Diabolik.
Cosa prevede il tema di questa terza edizione?
La terza edizione è specificatamente rivolta ai disegnatori e alle copertine degli albi. Con il patrocinio del Comune di Taranto sarà inaugurata sabato 15 giugno alle ore 9.30 la mostra “Kover Kollection”, con la partecipazione dell'assessore alla Cultura, Eventi e politiche giovanili Angelica Lussoso. Nelle sale della Galleria Comunale del Castello Aragonese saranno esposte le 120 copertine più rappresentative dei primi 304 numeri, unitamente a brevi cenni di presentazione degli artisti che le hanno rappresentate. Ospiti d'onore Antonio Muscatiello e Riccardo Nunziati che saranno disponibili al firmacopie degli ultimi albi realizzati in entrambe le giornate.
Quelle dei primi anni sono, a parer mio, forse le copertine più amate dai fan, legate ad albi con storie importanti e molto amate, penso ad esempio a “Due rose per Eva”, oppure”Angoscia”, dove compare per la prima volta Bettina. Sono curiosa di sapere… qual è la tua preferita?
Devi sapere che ho lanciato un sondaggio nel gruppo fan sulle 120 copertine che saranno esposte al Taranto Diabolik Days 3, le ho suddivise in dieci votazioni ed alla fine ha vinto l’albo “Le ombre del passato”. Durante le votazioni ho preferito non esporre i miei gusti per evitare di influenzarle.
Ma la tua preferita? Adesso puoi dirmela…
La mia preferita non coincide con quella scelta dal gruppo, è quella dell’albo “L’ultimo rifugio”.
Ti ricordi il primo numero di Diabolik che hai letto?
Ricordo benissimo. Devi sapere che mio padre era un lettore di Diabolik, sin dai primi albi, purtroppo non li ho più, comunque aveva l’abitudine di leggere il giornaletto prima di andare a dormire e poi li gettava sull’armadio di fronte al letto. Io all’epoca ero un bambino e mi era vietato leggere Diabolik, ovviamente ne ero molto curioso e allora, mi arrampicai su l'armadio e presi il fumetto. Fu amore a prima vista. Si trattava dell’albo “La casa della paura”, matite e chine del grande Enzo Facciolo, soggetto e sceneggiatura delle sorelle Giussani.
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