IL MATTINO
Il fatto culturale
01.10.2023 - 11:49
L'esperimento, che ricorda la scuola peripatetica di Aristotele, si è rivelato un successo ad Accadia, borgo ambizioso del Subappennino dauno meridionale, che si propone come locomotiva di un territorio che coniuga gli aspetti arcaici ad una modernità che lentamente si insinua, senza però snaturarne le origini fatte di commistioni tra uomo, architetture che sposano in pieno l’ambiente e paesaggio.
Grande successo per la seconda edizione di "Residenze Akka”, una residenza artistico/didattica organizzata da Antonino Foti col patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Foggia e del Comune di Accadia. Accadia, piccolo centro dei Monti dauni, è anche sede dell’ormai storico Accadia Blues Festival. Luogo nevralgico dell’azione artistica è stato, come nella prima edizione, il Rione Fossi, area urbana di origine medievale, scrigno contenente la memoria storica, spesso tragica, del luogo, epicentro odierno di rinascita e ripartenza tramite una serie di progetti atti a valorizzarne le sue peculiarità. È all’interno di questo processo di rinascita che si pone “Residenze Akka”, che nei primi due anni di vita ha visto transitare al suo interno ben quaranta studenti dell’Accademia di Belle arti di Foggia, coadiuvati da docenti/artisti come Antonino Foti, Pietro De Scisciolo, Sabino Di Modugno, Fabio Scacchioli, Bianco Valente, Perino Vele, Franco Angeli e Vincenzo Rusciano. Tante le discipline, Scultura, Installazioni site specific, Cinema (con la realizzazione di tre cortometraggi, il primo dei quali dal titolo Akka, con la regia di Mattia De Gennaro, presentato, selezionato e vincitore di premi e menzioni in vari festival, tra i quali lo student Academy Award), Fotografia e laboratori di Serigrafia aperti al pubblico. Prossimo step, l’unione tra Arte e Artigianato, con il coinvolgimento di alti artigiani che dialogheranno con gli artisti e studenti attraverso masterclass e laboratori open. Lo scopo di questa residenza resta quello di superare la didattica al chiuso, proponendone una parallela “open”, in cui gli studenti possano proporre i loro progetti in maniera impattante, lasciando un segno della loro presenza all’interno di un contesto dalle molteplici potenzialità, come quello di Accadia, borgo ambizioso che si propone come locomotiva di un territorio che coniuga gli aspetti arcaici ad una modernità che lentamente si insinua, senza però snaturarne le origini fatte di commistioni tra uomo, architetture che sposano in pieno l’ambiente e paesaggio.
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