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Cerimonia inaugurale stamattina

San Severo: ecco il Reparto Prevenzione Crimine Puglia Settentrionale

Il reparto è diretto dal vice questore aggiunto Daniela di Fonzo. Attualmente l'organico è composto da 34 agenti ma entro novembre sono previsti nuovi arrivi che porteranno a 72 il numero delle unità operative.

Ministro Minniti: "Dopo lo strage di mafia abbiamo dato una risposta forte e radicale dello Stato di fronte alla sfida lanciata alle istituzioni democratiche del nostro paese - prosegue Minniti. Dicemmo che non avremmo dato tregua, dicemmo che la risposta sarebbe stata durissima".

Cerimonia di inaugurazione del nuovo reparto prevenzione crimine Puglia settentrionale a San Severo, la cui istituzione venne annunciata ad agosto 2017 dallo stesso ministro dopo la strage di mafia avvenuta a San Marco in Lamis, in cui morirono due innocenti, i fratelli Luciani. Il reparto ha trovato ospitalità nello stabile messo a disposizione dall'amministrazione  comune di San Severo  riservato, un tempo, all'ex ufficio tributi. Alla cerimonia ha preso parte il ministro dell'Interno Marco Minniti che ha affermato: "Con l'inaugurazione di questa struttura costruiamo un presidio di legalità - ha detto  Minniti. Oggi si scrive una pagina importante  per la sicurezza di questa città: le forze di polizia sono al servizio dei cittadini”.  Attualmente operano 34 agenti ma entro novembre saranno previste nuove immissioni che porteranno a 72 il numero delle unità operative. A dirigerlo c'è il vice questore aggiunto Daniela di Fonzo. Quello di San Severo è il terzo reparto prevenzione crimine in Puglia, dopo Lecce e Bari. Il 21esimo in ambito nazionale. Coprirà un ampio territorio di competenza che va da Foggia a San Severo, fino a Cerignola e Vieste. "Dopo lo strage di mafia abbiamo dato una risposta forte e radicale dello Stato di fronte alla sfida lanciata alle istituzioni democratiche del nostro paese - prosegue Minniti. Dicemmo che non avremmo dato tregua, dicemmo che la risposta sarebbe stata durissima. Sapevamo  - chiosa - che non doveva essere un impegno temporale ma strutturale"

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