IL MATTINO
Seguitissimo l'incontro organizzato da Paolo Mongiello
15.12.2017 - 14:34
Si è parlato del malefico berlusconismo e del peggiore antiberlusconismo, colpevoli di aver paralizzato il Paese in una bagarre fra il primo e il secondo distogliendo forze politiche e corpo elettorale da problemi reali quali lavoro, pensioni, giovani, famiglia, scuola ecc.
La storia d'Italia degli ultimi 25 anni non è proprio come ce l'hanno descritta. Almeno così ritiene Diego Fusaro, filosofo e saggista che si sta facendo conoscere al grande pubblico per le sue idee controcorrente. Secondo i suoi detrattori, anzi, idee al limite del complottismo. Un viaggio da Mani Pulite ai giorni più recenti è stato l'argomento di dibattito durante il dialogo organizzato da Innamorati di Foggia con Paolo Mongiello e svoltosi a Foggia il 13 dicembre, nella Sala Fedora del Teatro Giordano. Sala gremita di persone, accorse per ascoltare il pensatore torinese, che ha argomentato, risposto alle domande del moderatore - il giornalista parlamentare Alberto Ciapparoni - e di un pubblico generalmente concorde con lo stesso Fusaro. Non è mancata nemmeno qualche critica o qualche domanda scomoda a movimentare il dibattito, così come non sono mancati momenti di ilarità. Ciò che ha colpito è che tale ilarità non fosse dovuta tanto alla pur interessante esposizione di Fusaro, quanto agli stessi argomenti e personaggi citati: quasi un "ridiamo per non piangere", che fa riflettere sulla difficile situazione italiana a cavallo tra i due millenni. Si è discusso ovviamente di temi oggi assolutamente scottanti, come immigrazione, nazione, e di come la neolingua di stampo orwelliano, non chiamando le cose col proprio nome, crei appositamente un clima di confusione in un contesto - italiano ed europeo ma, si potrebbe dire, mondiale - dominato dalla tecnocrazia, dal potere bancario, dal capitale e dal consumo sfrenato a discapito dell'individuo e delle specificità culturali di ciascun popolo. Forte la critica a una sinistra schierata ormai a destra, parte integrante di un sistema che si regge su una serie di colpi di Stato, Mani Pulite primo fra tutti. Colpi di Stato avvenuti in Italia non con le armi ma in modo soft, tramite la moneta e l'economia, fino a far venir meno la base stessa della democrazia: l'alternanza governativa garantita dal voto. Ancora, si è parlato del malefico berlusconismo e del peggiore antiberlusconismo, colpevoli di aver paralizzato il Paese in una bagarre fra il primo e il secondo distogliendo forze politiche e corpo elettorale da problemi reali quali lavoro, pensioni, giovani, famiglia, scuola ecc. Un quadro a tinte fosche, quello che emerge dalla riflessione di Fusaro. Le prossime elezioni saranno risolutive? Lo scopriremo solo votando. Per il momento, finalmente, si torna a esercitare il voto. E questo, dati gli ultimi sviluppi della vita politica italiana, torna ad essere una positiva conquista.
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