IL MATTINO
Dopo l'ennesimo atto vandalico
18.11.2017 - 20:18
Molti hanno immediatamente amato questo “viaggiatore” che rientrava nella propria città, omaggio a chi è partito, a chi è tornato e anche a chi a Foggia è venuto a cercare una vita migliore.
Era diventato un punto di riferimento, un simbolo della città, un amico da salutare partendo o rientrando, quel solitario viaggiatore con la valigia con lo sguardo proiettato lungo il viale della stazione, tra l’emozione del “Ritorno a casa” (questo il reale nome della statua) e la speranza e l’aspettativa del rientro nella propria terra. Una statua di strada, inserita nel paesaggio urbano, quasi a confondersi tra i cittadini che passeggiano, dono del Rotary Club Foggia alla città, nel 2014 con cui, l’allora Presidente, Giulio Treggiari, celebrò il sessantesimo compleanno di vita del club. Molti hanno immediatamente amato questo “viaggiatore” che rientrava nella propria città, omaggio a chi è partito, a chi è tornato e anche a chi a Foggia è venuto a cercare una vita migliore. Si creò un gran movimento sui social e anche se qualcuno non ne comprese il senso di statua di strada e insisteva per spostarlo all’interno della stazione, o posizionarlo su un piedistallo o addirittura circondarlo con una recinsione, cosa impensabile perché il suo senso di elemento di arredo urbano è rappresentato soprattutto da questo suo naturale inserimento nell’ambiente antropico circostante, “‘u cumparill” come fu ribattezzato immediatamente in segno di affettuosa accoglienza dal gruppo degli amici del quartiere ferrovie, rappresentò la speranza e la volontà di venir fuori dalla situazione di degrado di quel quartiere. Affidato ai Fratelli della Stazione, ai quali, in occasione dell’Inaugurazione fu elargito un contributo per la loro meritoria opera, proprio perché il significato non rimanesse puramente simbolico, purtroppo la statua in questi tre anni è stata oggetto in tre occasioni di atti vandalici. Dopo il primo, a distanza di pochi mesi dall’inaugurazione, il Sindaco e l’amministrazione intervennero con l’istallazione di telecamere di sorveglianza (in realtà poste su tutto il viale della Stazione) e questo ha permesso di individuare presto i responsabili dei successivi danneggiamenti. Il primo, la fanfaronata di un cittadino foggiano, peraltro adulto, probabilmente appassionato di musica che però, non conoscendo la lingua inglese, pensò bene di confondere il termine “viandante” o “viaggiatore” con cui comunemente è chiamata l’opera scultorea del Maestro Leonardo Scarinzi, con il “Passenger” della famosa canzone di Iggy Pop e gli dedicò la statua imbrattandola di vernice rossa. Successivamente tre giovanissimi esponenti della fauna locale, in preda ad istinti distruttivi, pensarono bene di sfondargli la schiena. In tutti e tre i casi la statua fu rimossa e restaurata, inizialmente dal Rotary Club Foggia ed attualmente, ormai di proprietà del Comune, perché ad esso donata, a spese dell’amministrazione e poi risistemata al suo posto. Giulio Treggiari, lo scultore Scarinzi, il sindaco e gli assessori preposti e non Giuliani, Bove, Lioia, Morese e l’ing. Giordano dell’AMIU hanno fortemente voluto e lavorato per il ritorno della statua al suo posto e sono concordi nell’affermare che non sarà data vinta la partita a chi non ha rispetto del bene comune e in modo incivile pensa di poter danneggiare e vandalizzare quanto appartiene a tutti i cittadini! “E’ la teoria della “finestra rotta” - ha affermato Treggiari sin dal primo danneggiamento – continueremo a restaurare e ricollocare l’opera “Ritorno a casa” finché chi è privo di cultura e senza scrupoli si arrenderà e desisterà da ulteriori danneggiamenti. Ora la statua è tornata al suo posto sotto la supervisione del suo “papà” e restauratore Leonardo Scarinzi. Ci è mancato in questi mesi e tanti hanno chiesto di lui e di quando sarebbe tornato e una calda accoglienza sui social ha salutato il suo ritorno! Venerdì una cerimonia celebrativa voluta dall’attuale Presidente del Rotary Club Foggia, Francesco Corvelli anche per ringraziare quanti si sono prodigati per questo “ritorno”. Sempre dai social l’appello del Past President del Rotary Club Foggia, Giulio Treggiari che fa parlare la statua dicendo “È stato un viaggio lungo e faticoso ma con la preziosa compagnia del Maestro Leonardo Scarinzi. Finalmente sono ...tornato a casa.... che bello essere di nuovo a casa mia! Non desidero altro che il vostro affetto e la vostra protezione”. Appello a cui si unisce il sindaco Franco Landella “Speriamo che gli stessi cittadini diventino custodi attivi dell’incolumità di un’opera dal così alto valore simbolico. Dobbiamo imparare ad amare le cose belle della nostra città e a difenderle come un nostro bene, perché tali sono. E, comunque, bulli e delinquenti sono avvisati: le telecamere ormai ci consentono di denunciare e far condannare gli autori di ogni eventuale atto di inciviltà futuro ai danni del Viaggiatore.”
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