IL MATTINO
Un appuntamento che si ripeterà ogni anno
16.09.2016 - 22:04
Uno spettacolo di speranza: sono i 330 laureati dell'Università di Foggia nello scorso anno accademico, che questa sera sono stati festeggiati dall'ateneo dauno in piazza Cesare Battisti (750 le persone presenti) per condividere con la città intera il coraggio di scommettere sull'impegno, la preparazione, l'intelligenza dei propri ragazzi.
«Questa serata mi riporta indietro nel tempo ma, allo stesso modo e con lo stesso entusiasmo, ribadisce a tutta la comunità che il nostro Ateneo sta assumendo consapevolezze e usanze tipiche dei migliori Atenei italiani. Diventerà un appuntamento fisso negli anni, un appuntamento in cui vogliamo investire soprattutto per dire grazie a chi ha creduto in noi», ha detto il Prorettore vicario di UniFg Milena Sinigaglia. Sul palco, "diretto" dalla professoressa Rossella Palmieri, i cinque migliori laureati dello scorso anno accademico, uno per ogni Dipartimento (per quelli di Area Medica ne è stato selezionato uno che li rappresenta entrambi): un modo per evidenziare le attività e le caratteristiche dei luoghi chiave dell'Ateneo, edifici, stanze e aule in cui si consuma la vera vita universitaria. A oltre cento neo laureati è stato consentito di indossare la toga: la selezione è stata operata valutando l'intera carriera universitaria dei giovani dottori.
Per l'occasione è stata presentata anche l'associazione AMUMNI dell'Università di Foggia, organo socio-culturale, ideato e fortemente voluto da Rita Saraò, che collaborerà attivamente con l'Ateneo e a cui spetta il compito di non disperdere la memoria delle carriere universitarie. «A questi studenti, esattamente come è stato per me, corrispondono o corrisponderanno dei destini – aggiunge la prof.ssa Milena Sinigaglia – che noi auguriamo possano essere i migliori possibili. Molte volte però si fa fatica a tornare indietro nel tempo, agli anni migliori e più liberi della vita di questi ragazzi. Questa associazione, oltre a mettere in relazione conoscenze, progetti, idee ed eventuali necessità di profili professionali, si assumerà il compito di proteggere questo patrimonio storico, la “memoria” delle carriere universitarie: raccontandola attraverso foto, immagini, diari, scritti, testimonianze, video, tutto ciò che può essere utile a ristabilire, attraverso la descrizione di un percorso lungo un corso di laurea, com'erano la città e la nostra università in quel dato momento. E di tutto questo, oltre che per la tenacia, dobbiamo ringraziare la dott.ssa Rita Saraò per averla pensata e la prof.ssa Lucia Maddalena per averla sostenuta».
edizione digitale
Il Mattino di foggia