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Ieri pomeriggio l'assemblea degli industriali dauni

Boccia a Foggia, ora è il momento del cambiamento

Il Presidente nazionale di Confindustria testimonia il suo "affetto" per la Capitanata, una buona occasione per portare all'incasso di istituzioni regionali e Governo centrale idee, proposte e progetti. Gli imprenditori vogliono esserci, dov'è il resto della squadra?

Il timoniere degli industriali foggiani, Gianni Rotice, rilancia con forza il tema delle infrastrutture (dal treno-tram alla viabilità, dalle reti telematiche alle risorse idriche, ai consorzi Asi) provocando risposte lungamente attese dagli interlocutori politici ed istituzionali con cui definire un'agenda di cose da fare nel breve, medio e lungo termine.  

L'assemblea è quella delle grandi occasioni. E la visita del numero uno di Confindustria, Vincenzo Boccia, ieri a Foggia si offriva quale  ghiotta occasione per mettere sul tavolo idee, proposte, progetti concreti da portare all'incasso, possibilmente in tempi brevi, del Governo della Regione Puglia (a questo sarebbe dovuta servire la presenza di Michele Emiliano, rimasto ad Andria per il tragico incidente ferroviario), del Governo nazionale, e di quelli territoriali. È servita certamente, la presenza di Boccia, a consolidare l'affiatamento tra gli imprenditori foggiani e il vertice nazionale di Confindustria. Il che è un'opportunità preziosa per decidersi a cantierizzare le idee di sviluppo rimesse in circolo dal dinamismo di Gianni Rotice e delle sue rinnovate divisioni confindustriali di categoria. L'assessore regionale al Bilancio, il foggiano Raffaele Piemontese, intervenuto ieri al posto di Michele Emiliano, dice che «abbiamo tanti soldi sa spendere ma finora questa è stata la provincia che ha utilizzato di meno i fondi strutturali». Il Rettore dell'Università, Maurizio Ricci, manifesta l'azione coraggiosa di aver fatto sbocciare un ateneo che, però, soffre carenze di supporto finanziario. Abbiamo un direttore generale della LUISS (l'università di Confindustria), Gianni Lo Storto, originario di Troia, che sta compiendo cose mirabili nella Capitale sul fronte della formazione. Gli edili, con il vulcanico Gerardo Biancofiore, fanno il giro dei Comuni per proporre e sottoscrivere accordi di programma sulla rigenerazione urbana che, però, stentano a concretizzarsi. E allora? Allora, con la congiuntura di protagonisti e dinamiche affacciate ieri da Boccia, manca un momento serio di sintesi sul da farsi da qui ai prossimi 5 anni, con la definizione di una "Mission" ben precisa su obiettivi e processi per raggiungerli, insieme alle istituzioni e alla classe dirigente territoriale. Insomma, ci piacerebbe ritrovarci a Settembre di fronte ad un tavolo di concertazione tra tutti gli attori dello sviluppo di questa provincia per sapere cosa esattamente intendono fare, come e in che tempi pianificano di farlo, definendo le responsabilità di ciascuno nel realizzarlo. Chiediamo troppo?

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