IL MATTINO
L'iniziativa culturale
09.03.2025 - 11:12
Il progetto, reso possibile grazie alla professoressa Brigida Clemente, ha creato un collegamento significativo tra Italia e Germania. Non una semplice visita turistica, ma un'opportunità concreta di scambio culturale e formativo che apre nuove prospettive di confronto internazionale.
Dal 4 al 6 marzo, la Schola Europea di Monaco di Baviera si è trasformata in un palcoscenico di scambio culturale internazionale, ospitando due talenti pugliesi: Giuseppe Guida, disegnatore, e Alessandro Guida, sceneggiatore. Due professionisti che hanno portato l'arte italiana nel cuore della Germania, trasformando un semplice evento in un'opportunità di dialogo interculturale. I due artisti hanno presentato due libri illustrati che vanno ben oltre il semplice racconto grafico. "Rachel Carson" (Edizioni il Ciliegio) e "Il Delfino di Miguel" (Edizioni Paoline), opere che esplorano temi di inclusione sociale e impegno civile. Volumi che rappresentano più di semplici libri illustrati: sono veri e propri strumenti di comunicazione sociale che abbattono barriere culturali e generazionali. Un plauso alle case editrici che hanno creduto in questi progetti editoriali: Edizioni il Ciliegio e Edizioni Paoline, che hanno permesso la realizzazione di questi importanti lavori di narrazione sociale attraverso il fumetto. Il progetto, reso possibile grazie alla professoressa Brigida Clemente, ha creato un collegamento significativo tra Italia e Germania. Non una semplice visita turistica, ma un'opportunità concreta di scambio culturale e formativo che apre nuove prospettive di confronto internazionale. Abbiamo chiesto ai tre protagonisti di questo bellissimo progetto, la professoressa Brigida Clemente e gli artisti Giuseppe ed Alessandro Guida, di descrivere la loro esperienza.
Professoressa Clemente come è nata questa iniziativa che crea un ponte artistico tra la Germania e l'Italia?
L'idea è nata dalla volontà di arricchire l'offerta didattica della nostra scuola europea, offrendo agli studenti un'esperienza che potesse unire l'arte del fumetto alla cultura italiana. Conoscevo il lavoro di Giuseppe Guida e ho pensato che la sua esperienza e il suo stile potessero essere perfetti per coinvolgere i nostri alunni della scuola dell'infanzia e primaria. L'obiettivo era creare un ponte culturale attraverso l'arte, permettendo ai bambini di esplorare la creatività e la narrazione in un contesto multiculturale.
Ci saranno altri incontri a breve? Con chi?
Siamo molto soddisfatti del successo di questo laboratorio e stiamo già pianificando altri incontri per il futuro. Vogliamo continuare a offrire agli studenti opportunità di apprendimento innovative e stimolanti. Con Giuseppe stiamo valutando diverse opzioni, tra cui la possibilità di ospitarlo nuovamente per laboratori di illustrazione, animazione o altre forme di espressione artistica anche nella scuola secondaria di primo e secondo grado della scuola europea di Monaco. Non abbiamo ancora confermato i dettagli, ma vi terremo aggiornati sulle prossime iniziative.
Giuseppe ed Alessandro, come è stata l’esperienza di lavoro a questo progetto? Quali i libri scelti dalla scuola?
Abbiamo lavorato al progetto con grande entusiasmo e curiosità, il nostro obiettivo è quello di introdurre ai più l'arte fumettistica e la narrazione per immagini. La European School di Monaco di Baviera è un polo culturale all'avanguardia in cui si fondono diverse culture, grazie all'invito della scuola, tramite la docente Brigida Clemente, gli alunni della primaria italiana hanno costruito insieme delle storie a fumetti. Come modelli pratici alla scuola sono stati inviati i titoli Rachel Carson e Il Delfino di Miguel per via delle importanti tematiche sociali trattate e che hanno suscitato interesse sia da parte dei bambini che della scuola. In un periodo come questo, in cui la questione ambientale sta diventando quanto mai necessaria e di primo piano la grande lungimiranza della scuola e dei docenti di dare una visione nuova per raccontare queste storie, è stata molto apprezzata.
Ci sarà un vostro ritorno in Germania magari con la presentazione di un nuovo lavoro?
Sicuramente l'impatto dell'evento ci ha appagato molto, come la reazione assolutamente positiva dell'ambiente scolastico della scuola di Monaco; la dirigente scolastica Simona Cahjen ha auspicato ulteriori appuntamenti nella scuola, aprendo anche all'insegnamento a fasce d'età diverse.
Alessandro, sei nella patria di Wenders, Langhirano, Murnau: quanti ti ha emozionato come regista essere lì?
La Germania è un paese ricco di cultura in tutti i campi, come regista e sceneggiatore lo trovo un Paese estremamente stimolante in cui si sono susseguiti grandi capolavori che spesso rivedo. Questo importante collegamento con Foggia è l'occasione per prendere ispirazione da una realtà modello europea, in cui si trovano a convivere benessere e convivialità. Wim Wenders è un documentarista dal forte spirito tedesco, tecnico e oggettivo ma che alcune volte all'interno della realtà dei suoi film inserisce dettagli onirici che si stampano nella memoria di chi li guarda. È un Paese con pochi pregiudizi e tanta professionalità, Monaco è una capitale europea di cultura, che è stato un piacere visitare.
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