IL MATTINO
La pubblicazione fuori dal coro
23.02.2025 - 11:06
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«L’idea nasce da un’intervista che lo sceneggiatore Marco Sonseri ha proposto ai due leader di Ultima generazione, Michele Giuli e Miriam Falco. In quell’incontro hanno raccontato la loro esperienza come attivisti in prima linea, l’esigenza di intervenire ed il messaggio che intendono dare. La casa editrice Douglas, dopo aver letto l’idea, ha accettato di voler pubblicare la graphic», spiega il fumettista foggiano Giuseppe Guida, la cui "matita" spesso sposa l'impegno civile
Agostino, custode di uno dei musei privati più importanti d’Italia, non capisce il modo di protestare del movimento ambientalista noto come Ultima Generazione.
Si chiede spesso per quale motivo gli attivisti prendano di mira le opere d’arte per parlare di clima.L'INTERVISTA
Nella seguente intervista l'artista Giuseppe Guida ci parla di questa sua nuova, importante pubblicazione.
Giuseppe, complimenti per la tua nuova graphic. Stavolta ti confronti con una tematica piuttosto spinosa, stiamo parlando di Ultima Generazione, un gruppo di attivisti per il cambiamento climatico che utilizza forme di azione diretta, con imbrattamento di opere d'arte e luoghi istituzionali con vernice lavabile, blocchi stradali, interruzione di eventi, performance. L’opinione pubblica su Ultima Generazione è parecchio divisa…Come è nata l’idea per questo libro?
L’idea nasce da un’intervista che lo sceneggiatore Marco Sonseri ha proposto ai due leader di Ultima generazione, Michele Giuli e Miriam Falco. In quell’incontro hanno raccontato la loro esperienza come attivisti in prima linea, l’esigenza di intervenire ed il messaggio che intendono dare.
La casa editrice Douglas, dopo aver letto l’idea, ha accettato di voler pubblicare la graphic.
La Casa editrice Douglas che, come sottolineato dallo stesso sceneggiatore, è stata coraggiosa nello sposare questo progetto. Come ti sei trovato a collaborare con Sonseri?
Con Marco mi è stato possibile lavorare senza tanti impedimenti o meglio, in parte ho avuto carta bianca nel potermi esprimere con il mio stile e facendo le scelte grafiche che ritenevo più adatte, monitorando sempre l’evoluzione emotiva dei disegni.
Sì è vero, la Casa editrice è stata molto coraggiosa a sposare l’idea .
Che scelte di stile hai avuto nella realizzazione grafica? Hai puntato su alcuni colori?
La scelta della tecnica da usare, come ormai spesso mi accade utilizzando il digitale (tavoletta grafica, n.d.r.) è stata stabilita anche dallo stile che desiderava la casa editrice.
Conoscevi già la tematica, come ti sei documentato?
Come tutti i lavori che ho realizzato, dove la cronaca giornalistica descrive una scena reale, la graphic su Francesco Marcone ne è un esempio, non potevo che seguire le linee guida datomi dallo sceneggiatore che, a sua volta, ha fatto uno studio ed un approfondimento giornalistico accurato per poi suggerirmi le reference giuste da inserire nella graphic.
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