IL MATTINO
La Fase 2
11.05.2020 - 17:19
Quando si iniziò a parlare di quarantena, pensavamo di trascorrere un paio di settimane a casa, ma siamo arrivati a più di 2 mesi di reclusione. Abbiamo vissuto gli ultimi due mesi chiusi nelle nostre case, con le nostre famiglie. I sentimenti che si sono susseguiti sono stati diversi e contrastanti. Il lockdown si sta però allentando, e si iniziano ad allentare anche le restrizioni. Il 4 maggio è partita la fase due, si può uscire per fare attività fisica, ci si può allontanare di casa, e ci si può spostare da un comune all’altro per andare a fare visita ai congiunti, infine, una buona fetta di popolazione è rientrata a lavoro. Ma in questa fase, in cui si sta cercando di tornare ad una quasi normalità, c’è chi vive un senso di spaesamento e disagio. Può sembrare strano, è invece piuttosto fisiologico; quest’insieme di sensazioni può essere raccolto sotto il nome di “Sindrome del prigioniero” o detta anche “Sindrome della Capanna”, ovvero il voler evitare il contatto con l’esterno, dopo un periodo di isolamento, come quello che si vive in prigione, paragonabile alla quarantena che abbiamo vissuto, per continuare a vivere secondo dei nuovi ritmi che ci siamo imposti. Tale sindrome può essere schematizzata attraverso 5 fasi: incredulità, per quello che è accaduto; illusione di ottenere presto la liberazione; delusione per la mancata, immediata, liberazione da parte dell'autorità; impegno in lavoro fisico o mentale, per occupare il tempo; rassegnazione del proprio passato, per ricercare una serenità nella nuova quotidianità. La sindrome del prigioniero è paragonabile al periodo di quarantena, in cui tutti abbiamo attraversato le 5 diverse fasi, l'isolamento che abbiamo vissuto ci ha permesso di avere maggiore tempo per noi, e per le nostre famiglie. Ci siamo potuti dedicare a hobby e passioni. Ed ecco che ora qualcuno potrebbe essere restio a tornare ai ritmi frenetici precedenti. Molto importante è però affrontare la situazione, anche con l’aiuto di un professionista, se dovesse prendere il sopravvento. Non dimentichiamo che, anche se il 4 maggio è partita la fase due, con un allentamento delle restrizioni, siamo ancora in emergenza, quindi, è importante adottare tutte le misure di sicurezza previste, quali il distanziamento sociale e l’utilizzo delle mascherine.
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