IL MATTINO
Verso le elezioni politiche di Marzo
18.02.2018 - 12:20
Salvatore Caiata, il personaggio, il candidato, il presidente del Potenza, in un'intervista. Faccia a faccia: Selvaggia Lucarelli e Caiata. A 360 gradi. Stamattina sul Fatto quotidiano tre quarti di pagina sono dedicati al «presidente», così chiamano a Potenza il candidato pentastellato alla Camera uninominale per il collegio di Potenza-Lauria. L'attacco dell'intervista è questo: «A Potenza il Movimento 5 Stelle ha candidato un Santo. Può sembrare una battuta, ma nella città lucana c' è un uomo di cui i giornali locali scrivono questo: "I potentini ormai chiedono la grazia a lui anziché a San Gerardo". Il santo-profano è Salvatore Caiata, 47 anni, presidente del Potenza calcio da questa stagione e scelto da Luigi Di Maio come candidato alla Camera nel collegio uninominale di Potenza e Lauria». L'intervista è politica. Ma anche di colore. Si parla ad esempio del famoso zainetto. La domanda: «Lei è famoso per questo zainetto che porta sempre con sé allo stadio. Cosa c' è dentro?». Lui risponde: «Non posso rivelarne il contenuto. Perché diciamo che ci sono amuleti, oggetti portafortuna». Poi parla dei punti di forza. Di una idea che Caiata ha per lo sport dilettantistico: «Lo sport dilettantistico è uno strumento di prevenzione sociale, in molti paesi e quartieri i ragazzi scendono in strada e scelgono se andare al bar, a delinquere o a fare sport. Le uniche risorse dello sport dilettantistico sono le sponsorizzazioni, per cui io credo siano importanti le agevolazioni per i privati che ci investono». Poi la domanda: «E continuerà a fare il presidente del Potenza?». Caiata ribadisce: «Se mi eleggono non solo non lascio, ma raddoppio il mio impegno da presidente». La chiusura dell'intervista è un aforisma per la Basilicata. La domanda: «E di cosa ha bisogno la Basilicata?». Caiata risponde: «Di una politica che dia la zappa, non l' ortaggio».
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