IL MATTINO
Stammibene
01.05.2016 - 13:20
Il Clematis
Si o No! Essere o non essere. Niente spiega tanto bene questo fiore come il classico monologo di Amleto. Scleranthus è il rimedio del dubbio, degli stati mentali oscillanti e ciclici, è il rimedio di chi non sa decidere se è Si o No. È il fiore dello squilibrio che si osserva a tre livelli. A livello delle idee: quando l’individuo non può decidere tra due cose. A livello delle emozioni: quando si producono oscillazioni tra sentimenti estremi, allegria-tristezza-amore-odio. E quando tutto irrimediabilmente oscilla a livello fisico cosa accade? Cinetosi! Hai sicuramente provato questa sensazione almeno una volta nella vita, magari salendo su una giostra: nausea, capogiri, vertigini, insomma mal di mare! Come in ogni referendum siamo stati messi difronte ad un bivio: la strada del Si e la strada del No. E cosa abbiamo scelto? Clematis. L’indifferenza è la mancanza assoluta di partecipazione o di interesse dell’individuo, questo atteggiamento può essere sintomo di uno stato di negazione per delusioni subite, scarsa fiducia nel prossimo o, cosa assai più grave, di un forte egoismo. Durante il Medioevo le ragazze che volevano rifiutare un corteggiatore, perché a loro indifferente, portavano tra i capelli Clematis. Le persone Clematis hanno perso l’interesse, le fantasie, i sogni e gli ideali nella trama del presente giornaliero, pertanto tendono a sfuggire la realtà.
Ho letto qualche tempo fa una bellissima analogia tra la situazione in cui versa il nostro paese in questo momento e la favola di Pinocchio. Ne ricordo vivamente ancora alcuni passaggi. Pinocchio è un “burattino” e, come tale, non in grado di dirigere e indirizzare la sua vita facendo scelte consapevoli, per cui è mosso dai sottili fili dell’inconscio e dalle suggestioni che arrivano dal mondo esterno. Questa è la condizione tipica dell’immaturità infantile. L’Italia e gli Italiani sembrano anch’essi totalmente immaturi, in preda a pulsioni ed emozioni che li rendono incapaci di organizzare strategie che possano portare a scelte razionali. Pinocchio, come l’Italia, soffre di un grande complesso con l’autorità; si trova spesso, infatti, a mettere in campo la ribellione e l’indifferenza verso le regole e la disciplina. Anche noi Italiani siamo depressi per la crisi, ma, invece di riflettere sulla stessa, tendiamo ad accusare senza comprendere che parte abbiamo giocato nel produrla. Pinocchio nel suo dilungarsi nello stato di immaturità rischia di essere inghiottito da Mangiafuoco; anche il nostro paese rischia di essere inghiottito dalla crisi che affonda le sue radici nell’avidità, nella competitività, nell’inezia, nella corruzione e nel consumismo. Pinocchio però alla fine accetta la trasformazione e in lui prendono il sopravvento le forze costruttive ed esce dal limbo e diventa un soggetto cosciente, diventa un bambino! E gli Italiani? …”noi speriamo che ce la caviamo”! Non faccio politica e non ho nemmeno le competenze per farlo, in realtà, alle volte, non distinguo nemmeno la mano destra dalla sinistra! Qui mi sono soltanto divertita a giocare coi fiori e con le favole.
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