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Michele Ruggieri, il gesuita euclideo pugliese nel "Centro di gravità permanente" di Battiato

Nato a Spinazzola nel 1543, dopo aver studiato diritto canonico a Napoli, entrò ventinovenne nella Compagnia di Gesù e fu inviato nel 1578, con il maceratese padre Matteo Ricci, nelle Indie Orientali per una grande opera di evangelizzazione. 

Michele Ruggieri, il gesuita euclideo pugliese nel "Centro di gravità permanente" di Battiato

Nel riquadro il gesuita Michele Ruggieri cantato da Battiato

Fu padre Ruggieri a compiere quel lavoro propedeutico di relazioni e scambi culturali (nonostante la difficoltà nell’imparare il mandarino e i suoi 15000 ideogrammi!), che servì poi a padre Ricci per compiere la grande impresa di entrare a contatto con la dinastia dei Ming e ad introdurlo a Corte con i vestiti da bonzo, cioè da monaco buddista, tanto da apparire amico agli occhi di ospitanti non cristiani.

Gesuiti euclidei, vestiti come dei bonzi per entrare a corte degli imperatori”. Questo celebre verso del maestro Franco Battiato inserita nel testo della canzone Centro di gravità permanente, parla di una storia molto, ma molto vicina a noi. Il cantautore siciliano infatti cita “gesuiti euclidei” per dare evidenza storica alle virtù eroiche di padre Matteo Ricci e di padre Michele Ruggieri, primo sinologo europeo. È quest’ultimo (al secolo Pompilio Ruggieri) che meriterebbe un encomio non solo musicale; nato a Spinazzola nel 1543 dopo aver studiato diritto canonico a Napoli, entrò ventinovenne nella Compagnia di Gesù e fu inviato nel 1578, con il maceratese padre Matteo Ricci nelle Indie Orientali per una grande opera di evangelizzazione. 

La ricerca di un centro di gravità permanente - di cui scrive il cantautore siciliano nel suo album vendutissimo “La voce del padrone” -, che non fa cambiare idea sulle cose e sulla gente, si può leggere la necessità intellettuale e spirituale di confrontarsi con una cultura diversa, alla condivisione dei saperi, missione sposata appieno dai gesuiti che partirono sulle orme di Marco Polo, alla volta dell'Impero Celeste. Fu padre Ruggieri a compiere quel lavoro propedeutico di relazioni e scambi culturali (nonostante la difficoltà nell’imparare il mandarino e i suoi 15000 ideogrammi!), che servì poi a padre Ricci per compiere la grande impresa di entrare a contatto con la dinastia dei Ming e ad introdurlo a Corte con i vestiti da bonzo, cioè da monaco buddista, tanto da apparire amico agli occhi di ospitanti non cristiani. Fu proprio il pugliese infatti, il primo a familiarizzare con i cinesi qualche anno prima e fu grazie a lui che l'Occidente scoprì Confucio e la prima traduzione delle sue opere e ottenne una conoscenza approfondita dell'Impero di Mezzo (attraverso un rapporto segreto e un atlante realizzati per l'imperatore Filippo II) e nel 1985 le belle tavole dell’Atlante di padre Ruggieri sono state ritrovate in un fondo cartaceo di mappe presso l’Archivio di Stato di Roma e oggi sono un patrimonio inestimabile di informazioni, storiche e topografiche. Una monografia editata nel 1999 per i tipi della Jaca Book a firma del conterraneo Francesco Antonio Gisondi che attraversa tutta la biografia del gesuita dalla natìa Spinazzola fino agli ultimi giorni vissuti a Salerno, città nella quale si spegne nel1607.

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Francesca Di Gioia

Francesca Di Gioia

Francesca Di Gioia è docente di Arte Sacra e Beni Culturali del territorio presso la Facoltà Teologica Pugliese di Foggia. Si è laureata cum laude in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Istituto di Magistero "Suor Orsola Benincasa" di Napoli. Si è specializzata in incisione presso l'Istituto Nazionale per la Grafica di Roma e si occupa di Grafica d'Arte. E' giornalista pubblicista, collabora dal 2005 con il settimanale "Voce di Popolo". Ha conseguito il Diploma in Biblioteconomia presso la Scuola della Biblioteca Apostolica Vaticana ed è Operatore Didattico dei Musei Vaticani. Ha pubblicato "Invenit, delineavit et sculpsit. Per un approccio alle Arti Grafiche" per i tipi delle Edizioni Il Castello e "Vissi d'arte. Cinque anni di penna appassionata" con le Edizioni del Rosone.

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