Cerca

Forever

Quando il padrone finisce per somigliare al proprio cane, che c'azzecca il Covid?

A Foggia c’è un detto che recita: “il padrone finisce per somigliare al proprio cane”. Naturalmente è da intendersi dal punto di vista somatico.

Quando il padrone finisce per somigliare al proprio cane, che c'azzecca il Covid?

Personalmente sono portato a credere che non sia veritiero. Anche se, a dire il vero, alcune volte, a giudicare dall’aspetto di entrambi, qualche somiglianza la possiamo scorgere. E da punto di vista delle malattie, esiste una correlazione all’interno della coppia cane-uomo?

A Foggia c’è un detto che recita: “il padrone finisce per somigliare al proprio cane”. Naturalmente è da intendersi dal punto di vista somatico. Personalmente sono portato a credere che non sia veritiero, tanta è elevata la distanza evolutiva che separa il cane dall’uomo. Anche se, a dire il vero, alcune volte, a giudicare dall’aspetto di entrambi, qualche somiglianza la possiamo scorgere, quantunque non riusciremo a stabilire la sequenza temporale della somiglianza nella coppia padrone-cane. Tuttavia, il detto foggiano, perlomeno dal punto di vista delle malattie cronico-degenerative, ha trovato conferma da un nuovo studio pubblicato di recente sul British Medical Journal, il quale ha confrontato l'obesità dei cani con quella dei proprietari. [1] Però ciò di interessante che emerge dallo studio non è l’obesità, ma il diabete. Che c’azzecca direte voi? Un po’ di calma e lasciamo parlare gli Autori.

Ebbene, gli Autori del lavoro affermano che i risultati dello studio: “hanno indicato che i proprietari di un cane con diabete avevano maggiori probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2 durante il follow-up rispetto ai proprietari di un cane senza diabete. È possibile che i cani con diabete possano fungere da sentinella per comportamenti di salute diabetogeni condivisi e per le esposizioni ambientali.” Diversi meccanismi possono spiegare l'associazione osservata tra il diabete di tipo 2 nei proprietari di cani e il rischio di diabete nel loro animale domestico. In primo luogo, i proprietari di cani ed i loro cani potrebbero condividere comportamenti di stile di vita che influenzano il medesimo rischio di diabete. Studi trasversali in cliniche veterinarie, infatti, hanno riportato un'associazione tra il proprietario e l'adiposità del cane. [2,3] L'uso e la tempistica nel dare le prelibatezze ai cani sono stati associati al peso dei proprietari, [2] suggerendo un'interazione tra il peso del proprietario di un cane e l'assunzione di energia nell'animale domestico. Sebbene si sia ipotizzato che il diabete nei cani abbia un'origine autoimmune, altri studi hanno sottolineato l'eterogeneità della patogenesi del diabete nei cani [4] e hanno identificato l'obesità come un fattore di rischio per lo sviluppo del diabete.

Altra importante evidenza che emerge dallo studio è l’equità sociale, indipendentemente dalla posizione sociale del padrone, del rischio di insorgenza del “diabete” nel cane. Sappiamo, infatti, che dai sistema di sorveglianza di popolazione emerge che il rischio di diabete di tipo-2, così come per l’obesità, è maggiore nelle fasce economicamente svantaggiate della società. Quindi, gli Autori dello studio hanno anche ipotizzato che tali “disuguaglianze socioeconomiche, che comprendono fattori di stile di vita, alfabetizzazione sanitaria e accesso all'assistenza sanitaria, potrebbero aiutare a spiegare le associazioni condivise tra l'incidenza del diabete di tipo-2 nei proprietari di cani e il diabete nei loro animali domestici”. 


Tuttavia, dopo aver controllato i possibili fattori di confondimento delle variabili socio-economiche, inclusi il livello di istruzione e il reddito disponibile del proprietario, non è stata osservata alcuna riduzione del rischio di diabete condiviso all’interno delle coppie proprietario-cane. Quindi, possiamo dire che almeno per i cani non è importante la classe sociale del proprio padrone; ma per quest’ultimo deve comunque suonare il campanello di allarme quale avvertimento per l’impellente rischio di sviluppare il diabete di tipo-2, proprio come l’amato fido.


P.S.

Caro lettore se sei arrivato sin qui nella lettura ti starai chiedendo che c’azzecca il titolo con il corpo dell’articolo. Ovviamente, non c’azzecca nulla. Era un semplice pretesto per invogliare a leggere sino in fondo. Purtroppo, forse in tanti, ma non tu, leggono solo il titolo, o le prime righe, e presumono di aver compreso “tutto”.

Bibliografia.

1 . Delicano RA, Hammar U, Egenvall A, Westgarth C, Mubanga M, Byberg L, Fall T, Kennedy B. The shared risk of diabetes between dog and cat owners and their pets: register based cohort study. BMJ. 2020 Dec 10;371:m4337. doi: 10.1136/bmj.m4337. 

2 . Bjørnvad CR, Gloor S, Johansen SS, Sandøe P, Lund TB. Neutering increases the risk of obesity in male dogs but not in bitches - A cross-sectional study of dog- and owner-related risk factors for obesity in Danish companion dogs. Prev Vet Med2019;170:104730. doi:10.1016/j.prevetmed.2019.104730 

3 . Nijland ML, Stam F, Seidell JC. Overweight in dogs, but not in cats, is related to overweight in their owners. Public Health Nutr2010;13:102-6. doi:10.1017/S136898000999022X

4 . Catchpole B, Kennedy LJ, Davison LJ, Ollier WE. Canine diabetes mellitus: from phenotype to genotype. J Small Anim Pract2008;49:4-10.pmid:17617163

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione