IL MATTINO
Forever
22.11.2020 - 09:42
Il rischio di un aumento sostanziale di nuovi casi è abbastanza realistico per i prossimi anni e l'epidemiologia non deve solo “inseguire”, ma anche prevedere per prevenire.
Caro lettore, ritorno a scrivere sul cancro allo stomaco perchè il rischio di un aumento sostanziale di nuovi casi è abbastanza realistico per i prossimi anni e l'epidemiologia non deve solo “inseguire”, ma anche prevedere per prevenire. E il cancro allo stomaco, a causa dell’invecchiamento della popolazione rischia di diventare un “big killer”, ovvero un killer molto pericoloso. Già oggi, è una malattia molto frequente a qualsiasi latitudine. Con oltre 1 milione di nuovi casi stimati all’anno, è il quinto tumore maligno al mondo e a causa dell’elevata patogenicità, è la terza causa di morte per cancro, con 784.000 morti nel 2018. [1] La sua incidenza è più elevata negli uomini che nelle donne. Anche se nel secolo scorso è stato osservato un declino sia dell’incidenza che della mortalità, tuttavia, come dicevamo all’inizio, a causa dell’invecchiamento della popolazione, si presagisce un aumento dei casi di cancro gastrico; nel nostro Paese, ad esempio, già nello scorso anno era al 5° posto per frequenza sia nei maschi che nelle femmine con più di 70 anni, collocandosi immediatamente dopo i 4 “Big Killers”. [2]
Oltre al helicobacter pylori e all’invecchiamento, i fattori di rischio del cancro gastrico sono il basso stato socio-economico, la familiarità, l’anemia perniciosa e il vivere in un contesto sociale ad alto rischio. Inoltre, l’alimentazione ricca di sale può aumentare il rischio di infezione da Helicobacter pylori e agire sinergicamente per la promozione del cancro gastrico. Pertanto, le modificazioni dell’alimentazione che comprendono la riduzione del sale sono una delle strategie di prevenzione del cancro allo stomaco. Ma il rischio di cancro gastrico può ridursi anche con un aumento del consumo di frutta e verdura. Frutta e verdura sono ricche fonti di carotenoidi, vitamina C, acido folico e sostanze fitochimiche, che possono avere un ruolo protettivo nel processo di cancerogenesi. È probabile che la modulazione degli enzimi che metabolizzano gli xenobiotici*, in particolare degli enzimi di fase II, contribuisca a questo presunto meccanismo di prevenzione. Possono anche essere possibili i meccanismi esplicati dall'attività antiossidante.
Nello studio EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) nel quale sono stati osservati 330 casi di cancro gastrico nella coorte di circa 520.000 persone [3], è stato osservato un ruolo protettivo dell'assunzione di verdure contro il cancro gastrico, così come anche il consumo di agrumi ha avuto un ruolo nella protezione contro il cancro del cardias. [3] Inoltre, in un altro studio di coorte [4], nel corso del quale sono stati registrati 400 casi di cancro gastrico su 40.000 soggetti (uomini e donne), la riduzione del rischio associato all'assunzione di 1 giorno o più a settimana, rispetto a meno di 1 giorno a settimana, era del 35% (IC 95% 0,45-0,92) per le verdure gialle del 52% (95% CI 0,25–0,89) per le verdure bianche e del 30% (95% CI 0,49–1,00) per la frutta. Tutto ciò significava che la riduzione del rischio associata al quintile del consumo totale di verdura era: per il quintile più basso uguale a 0%, al secondo quintile era del 14%, al terzo quintile del 25%, al quarto quintile del 10% e, infine, al quinto quintile del 25% (il trend aveva un valore P = 0,17). Più verdura si consumava e più la protezione contro il rischio di cancro gastrico era alta.
Questi risultati suggeriscono che il consumo di frutta e verdura è associato a un minor rischio di cancro gastrico. Anche se occorre sottolineare che a tutt’oggi non è ancora noto quali componenti della frutta e verdura giochino un ruolo significativo nella prevenzione del cancro gastrico. Tuttavia, come diceva quel tale, se funziona perchè stare a lambiccarsi il cervello: “fallo e basta!” o, come direbbero gli inglesi, “Just do it”: che ti costa?
Note
* In biologia, sostanza estranea alla normale nutrizione dell’organismo e al suo normale metabolismo; si tratta sia di sostanze naturali (e in tal caso la nozione di x. è legata al tipo di organismo: per es., la nicotina è uno x. per l’uomo, ma non per la pianta di tabacco), sia di tutte le sostanze biologicamente attive sintetizzate ex novo in laboratorio (per es., gli insetticidi clorurati, i sulfamidici, l’eroina, la saccarina). (https://www.treccani.it/)
Bibliografia
1 . Smyth EC, Nilsson M, Grabsch HI, van Grieken NC, Lordick F. Gastric cancer. Lancet. 2020 Aug 29;396(10251):635-648. doi: 10.1016/S0140-6736(20)31288-5.
2 . AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) ed AIRTUM (Associazione Italiana dei Registri Tumori). “I numeri del cancro in Italia” pubblicato nel 2019. (https://www.aiom.it/)
3 . González CA, Pera G, Agudo A, Bueno-de-Mesquita HB, Ceroti M, Boeing H, Schulz M, Del Giudice G, Plebani M, Carneiro F, Berrino F, Sacerdote C, Tumino R, Panico S, Berglund G, Simán H, Hallmans G, Stenling R, Martinez C, Dorronsoro M, Barricarte A, Navarro C, Quiros JR, Allen N, Key TJ, Bingham S, Day NE, Linseisen J, Nagel G, Overvad K, Jensen MK, Olsen A, Tjønneland A, Büchner FL, Peeters PH, Numans ME, Clavel-Chapelon F, Boutron-Ruault MC, Roukos D, Trichopoulou A, Psaltopoulou T, Lund E, Casagrande C, Slimani N, Jenab M, Riboli E. Fruit and vegetable intake and the risk of stomach and oesophagus adenocarcinoma in the European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition (EPIC-EURGAST). Int J Cancer. 2006 May 15;118(10):2559-66. doi: 10.1002/ijc.21678.
4 . Tsugane S, Sasazuki S, Kobayashi M, Sasaki S, JPHC Study Group. Salt and salted food intake and subsequent risk of gastric cancer among middle-aged Japanese men and women. Br J Cancer 2004;90:128–34.
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