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Giovane, per tirarlo su ci vuole il peperone non il cicchetto

Gli studi sulla disfunzione sessuale maschile di solito si concentrano su uomini di mezza età o anziani, mentre viene trascurato il problema in età giovanile.

Giovane, per tirarlo su ci vuole il peperone non il cicchetto

Purtroppo, un terzo dei giovani dai 18 ai 25 anni soffre di eiaculazione precoce o di disfunzione erettile. Quale modello alimentare è utile seguire per la prevenzione di questo disturbo?

Gli studi sulla disfunzione sessuale maschile di solito si concentrano su uomini di mezza età o anziani, mentre viene trascurato il problema in età giovanile. Purtroppo, come riportato in un lavoro, pubblicato alcuni anni fa, un terzo dei giovani dai 18 ai 25 anni soffre di eiaculazione precoce o di disfunzione erettile. [1] Questo studio di coorte prospettico ha preso in considerazione la frequenza dell'eiaculazione precoce (EP) e della disfunzione erettile (DE) in 3.700 reclute militari sessualmente attive (fascia di età, 18-25 anni) per determinare quali fossero i fattori associati all'emergenza o alla persistenza di questi problemi. I partecipanti hanno completato un questionario di base e un secondo sondaggio dopo circa 15 mesi. Al basale, l'11% degli intervistati aveva riferito di soffrire di eiaculazione precoce (EP) ed il 30% di disfunzione erettile (DE) negli ultimi 6 mesi della rilevazione. Nel complesso, il 35% aveva dichiarato di soffrire almeno di uno di questi due problemi sessuali.  Al follow-up, l’eiaculazione precoce (EP) è stata riferita dal 44% degli uomini che avevano già un’eiaculazione precoce (EP) al basale; mentre il 10% delle reclute senza eiaculazione precoce (EP) al basale l’ha avuta durante il periodo di follow-up. Queste percentuali erano comparabili per la disfunzione erettile (DE) rispettivamente del 51% nelle reclute con disfunzione erettile (DE) al basale e del 14% nelle reclute senza disfunzione erettile (DE) al basale e che l’ha avuta durante il periodo di follow-up. 

Nelle analisi multivariate è emerso che i fattori i quali predicono l'insorgenza dell’eiaculazione precoce (EP) includono l'abuso continuo di alcol, il nuovo uso di farmaci senza prescrizione medica, la nuova insorgenza o la persistenza di problemi di salute mentale o di depressione. La persistenza della disfunzione erettile era associata alla depressione, di nuova insorgenza o già presente, oppure alla cattiva salute mentale. I casi di nuova disfunzione erettile (DE) erano associati a alla depressione di nuova insorgenza o persistente, oppure a problemi di salute mentale e ad un uso di farmaci senza prescrizione medica.I giovani hanno maggiori probabilità di cercare aiuto per la disfunzione erettile anziché per l'eiaculazione precoce, ma molti possono sentirsi troppo a disagio per discutere di entrambi i problemi se quest’ultimi non vengono indagati esplicitamente. 

Dati i collegamenti tra salute mentale, abuso di sostanze e disfunzione sessuale, è importante controllare la salute mentale e chiedere di astenersi dal consumo di alcol o droghe durante la valutazione dei sintomi sessuali. Questi dati indicano che i problemi riguardanti la funzione sessuale spesso si risolvono spontaneamente con il necessario supporto e la rassicurazione. Uno studio osservazionale, pubblicato recentemente sul American Journal of Clinical Nutrition, ha trovato che un elevato apporto di flavonoidi alimentari è associato ad un minor rischio di disfunzione erettile di nuova insorgenza (DE). [2] Le fonti alimentari comuni dei flavonoidi in questione comprendono mirtilli, agrumi, meloni e peperoni. Come parte dello studio di follow-up sugli operatori sanitari, circa 25.000 uomini statunitensi (di età compresa tra i 40 ed i 75 anni) hanno completato i questionari di frequenza alimentare ed ogni 4 anni hanno riferito se soffrissero o meno di disfunzione erettile (DE).  Durante un follow-up medio di 10 anni, sono emersi circa un terzo di nuovi casi di disfunzione erettile (DE).  Dopo aggiustamento multivariato, gli uomini con il più alto apporto alimentare di flavonoidi avevano un rischio di disfunzione erettile (DE) inferiore del 10% rispetto a coloro che consumavano meno alimenti contenenti flavonoidi. Gli autori sostengono che i flavonoidi possono influenzare la funzione erettile attraverso il loro ruolo nella sintesi dell'ossido nitrico a livello endoteliale e stimano che l'entità dell'effetto osservato è simile a quella di 2-5 ore settimanali di camminata veloce. In conclusione, per la prevenzione della disfunzione sessuale maschile dei giovani è fortemente raccomandato il modello alimentare ricco di frutta, verdura, ortaggi e legumi; modello che è naturalmente ad elevato contenuto di flavonoidi.


Bibliografia

1 . Akre C, Berchtold A, Gmel G, Suris JC. The evolution of sexual dysfunction in young men aged 18-25 years. J Adolesc Health. 2014 Dec;55(6):736-43. doi: 10.1016/j.jadohealth.2014.05.014.

2 . Cassidy A, Franz M, Rimm EB. Dietary flavonoid intake and incidence of erectile dysfunction. Am J Clin Nutr. 2016 Feb;103(2):534-41. doi: 10.3945/ajcn.115.122010.

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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