Cerca

Forever

Alzare il gomito può far male al seno, perciò andateci piano col bere

Le evidenze concordano nell’indicare l’alcol quale causa specifica, dose-dipendente, di cancro al seno. Le donne e gli operatori sanitari sono a conoscenza di questo rischio modificabile?

Alzare il gomito può far male al seno, perciò andateci piano col bere

Uno studio pubblicato sul British Medical Journal Open ha indagato su quanto vi sia poca consapevolezza di questo rischio. Un monito per tutti, cittadini ed operatori sanitari, a fare prevenzione e informazione.

Le evidenze concordano nell’indicare l’alcol quale causa specifica, dose-dipendente, di cancro al seno. [1-5]  Le donne sono a conoscenza di questo rischio specifico? Ed il personale sanitario è ben informato, adotta comportamenti coerenti? 

Ebbene, per valutare le conoscenze generali sull'alcol come fattore di rischio del cancro alla mammella, alcuni ricercatori del Regno Unito hanno condotto indagini e focus group tra le donne in attesa di screening mammografico, le pazienti con cancro mammario ed il personale sanitario presso le cliniche e le strutture del servizio sanitario, il famoso “National Health Service”. [6] A tal fine, sono state arruolate 205 donne (102 in attesa di screening mammografico e 103 pazienti con positività al cancro mammario) e 33 operatori sanitari. Complessivamente, hanno accettato di partecipare l'88% delle donne in attesa di screening ed il 71% delle pazienti con cancro mammario. Circa i due terzi delle partecipanti ha riferito di consumare bevande alcoliche. 

L'alcol era riconosciuto come fattore di rischio di cancro al seno dal 19,5% delle donne e dal 48,5% del personale sanitario. Mentre, il 66,5% dei partecipanti ha dichiarato di bere alcol ed il 56,6% non è riuscito a valutare correttamente il contenuto di alcol di quattro bevande alcoliche comunemente consumate: in un bicchiere di vino, in mezzo litro di birra, in un litro di sidro ed in una bottiglia di alcolici. In particolare, solo 88 partecipanti su 152 (il 57,9%) delle donne che bevevano alcolici hanno dichiarato di sapere come stimare il contenuto alcolico delle bevande e di queste solo 63 hanno identificato correttamente le unità di alcol in un bicchiere standard di vino, 48 donne hanno valutato correttamente l’alcol contenuto in un bicchiere da 0,5 litri di birra, 21 donne quello in 1 litro di sidro e 22 donne quello presente in una bottiglia di alcolici. Il 60% delle donne del gruppo screening ed il 73% di quelle con cancro mammario hanno riferito di bere alcol. 

Tra le donne che non bevevano alcolici, non vi era alcuna differenza tra il gruppo screening e quello delle pazienti oncologiche nell'identificare l'alcol come fattore di rischio per il cancro al seno (15% vs 16%).  Tuttavia, tra coloro che bevevano alcol, identificarlo come un fattore di rischio per il cancro al seno era significativamente più elevato nel gruppo delle pazienti oncologiche (35%) rispetto a quelle che partecipavano allo screening (4%), con una differenza statisticamente significativa tra i due gruppi (X2 = 12.7; p = 0.0004) La maggior parte delle intervistate concordava sul fatto che gli interventi per la prevenzione del consumo di alcol non avrebbero impedito loro di poter accedere agli screening mammografici o alle cure per cancro mammario.  Le discussioni del focus group hanno sottolineato l'importanza di comunicare in modo non inquisitorio i benefici del ridotto consumo di alcol e l'ambivalenza (significa: capisco il rischio dell’alcol, ma me ne infischio) identificata tra il personale sanitario riguardo al loro ruolo in tali discussioni.

Anche se non possiamo essere sicuri di come questi risultati britannici possano applicarsi alle donne italiane, un recente studio australiano, pubblicato su PLoS One, ha anche indicato che la maggior parte delle donne non è consapevole dell'impatto del consumo di alcol sul rischio di cancro al seno. [7] In ogni caso, questo studio dovrebbe aiutare a sensibilizzare gli operatori sanitari circa l’impatto negativo del consumo di alcol sul tessuto mammario e ad essere coerenti con il messaggio per la prevenzione del cancro della mammella.

Bibliografia

1 . Parkin DM. The fraction of cancer attributable to lifestyle and environmental factors in the UK in 2010. Br J Cancer 2011;105 Suppl 2:S2S2–S5.

2 . Allen NE, Beral V, Casabonne D, et al. Moderate alcohol intake and cancer incidence in women. J Natl Cancer Inst 2009;101:296–305.

3 . Howell A, Anderson AS, Clarke RB, et al. Risk determination and prevention of breast cancer. Breast Cancer Res 2014;16:446.

4 . Scoccianti C, Lauby-Secretan B, Bello PY, et al. Female breast cancer and alcohol consumption: a review of the literature. Am J Prev Med 2014;46:S16–S25.

5. Scoccianti C, Cecchini M, Anderson AS, et al. European code against cancer 4th edition: Alcohol drinking and cancer. Cancer Epidemiol 2015;39 Suppl 1(Suppl 1):S67–S74.


6 . Sinclair J, McCann M, Sheldon E, Gordon I, Brierley-Jones L, Copson E. The acceptability of addressing alcohol consumption as a modifiable risk factor for breast cancer: a mixed method study within breast screening services and symptomatic breast clinics. BMJ Open. 2019 Jun 17;9(6):e027371. doi:10.1136/bmjopen-2018-027371.

7 . Meyer SB, Foley K, Olver I, Ward PR, McNaughton D, Mwanri L, Miller ER. Alcohol and breast cancer risk: Middle-aged women's logic and recommendations for reducing consumption in Australia. PLoS One. 2019 Feb 13;14(2):e0211293. doi:10.1371/journal.pone.0211293.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione