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Occhio al cioccolato: per migliorare la vista è meglio quello fondente o al latte?

Diversi studi suggeriscono che il cioccolato fondente con cacao amaro può migliorare il flusso sanguigno verso il sistema nervoso centrale e periferico, ritardare la perdita di memoria, migliorare l’umore e la cognizione e ritardare gli effetti degenerativi di varie malattie. E per la vista, il cioccolato fondente apporta dei benefici o è migliore il cioccolato al latte?

Occhio al cioccolato: per migliorare la vista è meglio quello fondente o al latte?

Diversi studi suggeriscono che il cioccolato fondente con cacao amaro può migliorare il flusso sanguigno verso il sistema nervoso centrale e periferico, ritardare la perdita di memoria, migliorare l’umore e la cognizione e ritardare gli effetti degenerativi di varie malattie [1-7]. E per la vista, il cioccolato fondente apporta dei benefici o è migliore il cioccolato al latte? 

Per dirimere questo dubbio, è stato effettuato uno studio, controllato e randomizzato, i cui risultati sono stati pubblicati su  JAMA Ophthalmology. [8] Per questo lavoro, condotto con la metodologia del case-cross over, sono stati reclutati 30 adulti. I soggetti sono stati assegnati casualmente a due gruppi: 15 hanno consumato una barretta (47 g) di cioccolato fondente contenente il 72% di cacao amaro (34 g) e gli altri 15 una barretta (40 gr) di cioccolato al latte (12,4 gr). A tutti i soggetti dopo quasi due ore dal consumo della barretta di cioccolato (al cacao amaro o al latte) è stata misurata l’acutezza visiva e la sensibilità al contrasto delle grandi e piccole lettere. Dopo circa 72 ore, i partecipanti sono stati assegnati al gruppo opposto (coloro che avevano mangiato il cioccolato fondente sono passati a quello al latte, e viceversa) e, trascorse quasi 2 ore, hanno ripetuto i test dell’acutezza visiva e del contrasto delle grandi e piccole lettere.

Ebbene, solo dopo aver mangiato il cioccolato fondente con cacao amaro (rispetto a quello al latte), i punteggi sono migliorati per l'acuità visiva e la sensibilità al contrasto delle piccole lettere. I miglioramenti della sensibilità al contrasto di grandi lettere dopo l'ingestione di cioccolato fondente erano piccoli e la rilevanza funzionale non è chiara.  Test aggiuntivi potrebbero rivelare utilità in questi effetti.  Tuttavia, il miglioramento più consistente che si è verificato nella sensibilità al contrasto di piccole lettere, è un’abilità difficile per la visione. Tale abilità può rivelare decrementi e incrementi delle prestazioni visive nonostante l'acuità visiva ad alto contrasto sia normale. [9-11]

Il motivo per il quale il cioccolato fondente contenente cacao amaro migliora il contrasto alle piccole lettere potrebbe risiedere nel fatto che la retina è altamente vascolarizzata, in particolare la macula, con la sua sostanziale proiezione alla corteccia visiva, e, quindi, può essere maggiormente suscettibile all’aumento del flusso sanguigno e dell'offerta metabolica fornita dai flavanoli del cacao amaro. [12-13]  I risultati riportati suggeriscono che una singola dose di cioccolato fondente può migliorare la sensibilità al contrasto dei piccoli caratteri entro le 2 ore dal consumo, rispetto al cioccolato al latte, ma la durata di questa differenza e la sua rilevanza clinica resta incerta. Gli autori sottolineano: "Sebbene il meccanismo specifico per il miglioramento visivo necessiti di ulteriori studi, un aumento del flusso sanguigno della retina, del percorso visivo e/o cerebrale potrebbe contribuire, aumentando la biodisponibilità dell'ossigeno e dei nutrienti ai siti metabolicamente attivi".  


Bibliografia.


1 . Magrone T, Russo MA, Jirillo E. Cocoa and dark chocolate polyphenols: from biology to clinical applications. Front Immunol. 2017;8:677. doi:10 .3389/fimmu.2017

2 . Fisher ND, Hollenberg NK. Aging and vascular responses to flavanol-rich cocoa. J Hypertens. 2006;24(8):1575-1580. doi:10.1097/01.hjh.0000239293.40507.2a

3 . Shiina Y, Funabashi N, Lee K, et al. Acute effect of oral flavonoid-rich dark chocolate intake on coronary circulation, as compared with non-flavonoid white chocolate, by transthoracic Doppler echocardiography in healthy adults. Int J Cardiol. 2009;131(3):424-429. doi:10.1016/j.ijcard.2007.07.131

4 . Cimini A, Gentile R, D’Angelo B, et al. Cocoa powder triggers neuroprotective and preventive effects in a human Alzheimer’s disease model by modulating BDNF signaling pathway. J Cell Biochem.

2013;114(10):2209-2220. doi:10.1002/jcb.24548

5 . Spencer JP. Flavonoids and brain health: multiple effects underpinned by common mechanisms. Genes Nutr. 2009;4(4):243-250. doi:10.1007/s12263-009-0136-3

6 . Socci V, Tempesta D, Desideri G, De Gennaro L, Ferrara M. Enhancing human cognition with cocoa flavonoids. Front Nutr. 2017;4:19. doi:10.3389/fnut.2017.00019

7 . Field DT, Williams CM, Butler LT. Consumption of cocoa flavanols results in an acute improvement in visual and cognitive functions. Physiol Behav. 2011;103(3-4):255-260. doi:10.1016/j.physbeh.2011.02.013

8 . Rabin JC, Karunathilake N, Patrizi K. Effects of Milk vs Dark Chocolate Consumption on Visual Acuity and Contrast Sensitivity Within 2 Hours: A Randomized Clinical Trial. JAMA Ophthalmol. 2018 Jun 1;136(6):678-681. doi: 10.1001/jamaophthalmol.2018.0978.

9 . Rabin J, Gooch J, Ivan D, Harvey R, Aaron M. Beyond 20/20: new clinical methods to quantify vision performance. Mil Med. 2011;176(3):324-326.

10 . Rabin J. Optical defocus: differential effects on size and contrast letter recognition thresholds. Invest Ophthalmol Vis Sci. 1994;35(2):646-648.

11 . Parkhurst GD. A prospective comparison of phakic collamer lenses and wavefront-optimized laser-assisted in situ keratomileusis for correction of myopia. Clin Ophthalmol. 2016;10:1209-1215. doi: 10.2147/OPTH.S106120

12 . Francis ST, Head K, Morris PG, Macdonald IA. The effect of flavanol-rich cocoa on the fMRI response to a cognitive task in healthy young people.J Cardiovasc Pharmacol. 2006;47(suppl 2): S215-S220.

13 . Country M. Retinal metabolism: a comparative look at energetics in the retina. Brain Res. 2017; 1672:50-57. doi: 10.1016/j.brainres.2017.07.025

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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