IL MATTINO
Forever
04.11.2018 - 10:38
Considerato che queste infezioni ricorrenti costituiscono uno dei più fastidiosi problemi per le donne, oltre che di grande consumo di antibiotici, è auspicabile che l’indicazione emersa da un interessante lavoro pubblicato su JAMA Internal Medicine possa essere inserita nei programmi di sanità pubblica per la promozione dei corretti stili di vita.
L’acqua ha un ruolo vitale per la salute. Tuttavia, come riporta un’indagine del GfK Eurisko condotta alcuni anni ha, il “5% degli italiani, circa 2 milioni di persone di età compresa tra i 18 ed i 64 anni, non beve acqua. Né di rubinetto, né minerale.”* Bere poca acqua può comportare diversi problemi, come ad esempio un aumentato rischio di infezioni urinarie ricorrenti nella donna. E’ da ricordare che l'infezione ricorrente del tratto urinario nelle donne in premenopausa causa una notevole morbilità e solleva preoccupazioni circa la resistenza antimicrobica associata a cicli ripetuti di antibiotici.
Per verificare se una migliore idratazione sia in grado di ridurre il rischio di infezioni ricorrenti del tratto urinario, alcuni ricercatori hanno condotto uno studio clinico randomizzato. In questo lavoro, pubblicato sulla rivista scientifica JAMA Internal Medicine, sono state reclutate 140 donne le quali avevano avuto tre o più episodi di cistite nell'anno precedente e riferivano di bere meno di 1,5 litri di liquidi al giorno. Queste donne sono state assegnate casualmente a 2 gruppi di studio: quelle del primo gruppo (che chiameremo gruppo idrico), hanno bevuto 1,5 litri di acqua al giorno, quelle del secondo (gruppo di controllo) avevano mantenuto la vecchia abitudine di bere meno di 1,5 litri al giorno. Al follow-up di 1 anno di distanza, il numero medio di episodi di cistite era di 1,7 nel primo gruppo (più di 1,5 litri di acqua al giorno) rispetto a 3,2 episodi di cistite nel gruppo di controllo, ed il numero medio di cicli antibiotici era 1,9 nel gruppo idrico rispetto a 3,6 nel gruppo di controllo (P <0,001 per entrambi i confronti) .
Questo studio offre una prova rigorosa di una semplice idea che bere più acqua - quando l'assunzione preesistente è inferiore a quella raccomandata - riduce sostanzialmente il rischio di infezioni urinarie ricorrenti. Dato che queste infezioni ricorrenti costituiscono uno dei più fastidiosi problemi per le donne, è auspicabile che i risultati del lavoro pubblicato su JAMA Internal Medicine possano essere tradotti in una forte raccomandazione per aumentare l'assunzione di liquidi. Tuttavia, resta da indagare l’ipotesi se il bere più liquidi sia in grado anche di aiutare le donne che hanno già un'adeguata idratazione, ipotesi che al momento resta senza risposta.
Note
* Mario Pappagallo. Gli italiani bevono poca acqua. Corriere della sera. (https://www.corriere.it/)
Bibliografia
Hooton TM, Vecchio M, Iroz A, Tack I, Dornic Q, Seksek I, Lotan Y. Effect of Increased Daily Water Intake in Premenopausal Women With Recurrent Urinary Tract Infections: A Randomized Clinical Trial. JAMA Intern Med. 2018 Oct 1.
Grady D. Drinking More Water for Prevention of Recurrent Cystitis. JAMA Intern Med. 2018 Oct 1.
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