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Mangi, bevi e ti lavi la faccia: è l'anguria, bellezza

È una valida fonte di antiossidanti naturali che agiscono come protezione contro le malattie degenerative, come l'insorgenza del cancro e i disturbi cardiovascolari

Mangi, bevi e ti lavi la faccia: è l'anguria, bellezza

È originaria del deserto di Kalahari in Namibia (Africa). Storicamente, il suo primo raccolto è stato documentato 5000 anni fa in Egitto. Considerando il profilo nutrizionale, 100 grammi di anguria forniscono appena 30 kcal. Contiene quasi il 92% di acqua e il 7,55% di carboidrati, di cui il 6,2% sono zuccheri e lo 0,4% di fibre alimentari.

Le evidenze scientifiche sono concordi nell’affermare che la frutta è una fonte concentrata di nutrienti ed il suo consumo regolare promuove il benessere e la salute [1]. L’alimentazione a base vegetale contiene diversi composti bioattivi con un ruolo vitale in grado di svolgere varie funzioni metaboliche come la crescita, lo sviluppo e la protezione contro le malattie. In questo contesto, i fitonutrienti sono di importanza significativa in quanto migliorano la salute umana attraverso modalità differenti.  I vegetali (legumi, verdure, ortaggi e frutta ecc.) sono fonti ricche di molecole ad azione biologica per la protezione/promozione della salute [2].  Una parte della ricerca scientifica nutrizionale si concentra sullo studio di alimenti che prevengono le malattie [3]. Tra questi, caro mio lettore, oggi la nostra attenzione è concentrata sull’anguria.

Ebbene, l'anguria (Citrullus lanatus), considerata botanicamente come frutto, appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae. È nativa del deserto di Kalahari dell'Africa, ma al giorno d'oggi, è coltivata anche nelle regioni tropicali. Storicamente, il suo primo raccolto è stato documentato 5000 anni fa in Egitto. Attualmente, la Cina è il principale produttore, seguito da Turchia, Stati Uniti, Iran e Repubblica di Corea [3-5].  L'anguria è una valida fonte di antiossidanti naturali ed in particolare: il licopene, l'acido ascorbico e la citrullina.  Questi componenti funzionali agiscono come protezione contro le malattie degenerative, quali il cancro ed i disturbi cardiovascolari [6-8].  Il licopene è caratterizzato dal suo colore rosso distintivo in frutta e verdura [9].  Negli ultimi decenni, la presenza di una quantità apprezzabile di licopene nell’anguria ha motivato gli agricoltori/coltivatori a coltivare le varietà con la polpa rossa.  Nel complesso sono prodotte circa dodicimila cultivar di anguria, mentre le quattro più promettenti sono: picnic, icebox, a polpa gialla e senza semi [10-11].  Come abbiamo visto, l'anguria (Citrullus lanatus), così come i cetrioli, la zucca e le zucchine, fa parte della famiglia delle Cucurbitacee [12].  Considerando il profilo nutrizionale, 100 grammi di anguria forniscono appena 30 kcal.  Contiene quasi il 92% di acqua e il 7,55% di carboidrati, di cui il 6,2% sono zuccheri e lo 0,4% di fibre alimentari. È ricca di carotenoidi, vitamina C, citrullina, carotenoidi e flavonoidi, senza grassi e colesterolo, ed è quindi considerata come un frutto a basso contenuto calorico [13-14]. Inoltre, è una fonte ricca di beta-carotene che agisce come antiossidante ed è un precursore della vitamina A. Oltre alla presenza del licopene, l'anguria è ricca di vitamine B, in particolare della B1 e della B6, così come di minerali, quali il potassio ed il magnesio [15].  L'anguria contiene composti fenolici paragonabili a quelli di altri frutti [16-17].  È un alimento economico e nutriente, ed è facilmente disponibile per tutti i gruppi socioeconomici durante tutta la stagione estiva. Il suo consumo dipende da numerosi fattori, quali ad esempio la disponibilità, il reddito, l’età, il sesso, le norme razziali ed etniche.  In questo contesto, il consumo pro capite nelle comunità asiatiche è quasi 3 volte maggiore rispetto ad un'altra parte del globo [18]. I monoterpeni e norisoprenoidi (apocarotenali), contenuti in varie tipologie di frutta, fiori e spezie, sono i principali composti che ne conferiscono  gli aromi caratteristici.  Nel caso dell’anguria, l'aroma distintivo è dovuto agli acidi grassi a media e corta catena, insieme al beta-ionone e al citrale, che sono alcuni dei composti norisoprenoidi e monoterpenici.  Tuttavia, gli esteri (composti organici prodotti dalla reazione di un alcol o di un fenolo con l'acido carbossilico o un suo derivato, detta "esterificazione") sono assenti, così come sono rari nella maggior parte della frutta (ad esempio nella fragola, nella banana, nel melone, ecc.) [19]. Le evidenze in vitro hanno suggerito che i profumi della frutta sono degradati dai carotenoidi mediante l'azione di lipossigenasi, perossidasi e diossigenasi. Fino a non molto tempo fa, solo il pomodoro ed i suoi prodotti (la nostra tanto amata salsa o passata di pomodoro) sono stati considerati potenziali fonti di licopene, ma studi recenti hanno trovato che anche l'anguria ne contiene in quantità apprezzabile; così da incentivarei consumatori ad aumentare il consumo di anguria, in particolare per motivazioni salutistiche. Tuttavia, la quantità di licopene dipende dalle varietà e dalle condizioni di crescita [20].  Nel complesso, il licopene varia da 2,30-7,20 mg/100 g di anguria fresca [15,21].  Ancora più elevato è  il contenuto di licopene nell’anguria a polpa rossa: è quasi il 40% superiore a quello del pomodoro, rispettivamente 4,81 e 3,03 mg/100 g. Tuttavia, l’anguria a polpa di colore giallo-arancio e quella di color giallo hanno un contenuto relativamente minore di licopene, rispettivamente 3,68 e 2,51 mg/100 gr [17,22]. Nel pomodoro, il licopene è disponibile in quantità più elevata dopo il trattamento termico a causa della rottura del complesso proteico-carotenoide.  Al contrario, il licopene dell’anguria è disponibile direttamente per essere assorbito dal corpo umano subito dopo il consumo [12,17, 23-25]. L’elevato rapporto tra il licopene ed il carotene nell’anguria, ovvero 1:12, produce una notevole capacità antiossidante [26]. A causa di questa specifica caratteristica, gli alimenti ad alto contenuto di licopene sono definiti come alimenti funzionali [27-30].Le condizioni di stoccaggio possono influenzare in modo significativo le concentrazioni di licopene, di fenoli ed il contenuto di vitamina C. Numerose pubblicazioni, infatti, hanno riportato che la quantità di licopene è notevolmente in funzione del tempo e della temperatura di conservazione dell'anguria. I dati di vari studi hanno mostrato una tendenza crescente del contenuto di licopene e di carotene nell’anguria a temperature di conservazione più elevate. È stato osservato, ad esempio, che il contenuto di licopene a temperatura di stoccaggio di 5 °C variava da 7,8 a 8,1 mg/100 gr, mentre alla temperatura di conservazione a 20 °C aumentava a 8,1-12,7 mg/100 gr [22,31].  A tal proposito, è stato suggerito che i carotenoidi, responsabili delle vie enzimatiche, siano sensibili alla temperatura [32].   Esaminiamo ora per quale motivo l’attenzione della ricerca è tanto concentrata sul licopene. Alla luce delle attuali evidenze scientifiche, il licopene ha mostrato di poter prevenire vari disturbi cronici, come la dislipidemia, il diabete, l'oncogenesi, le malattie neurodegenerative, l'osteoporosi ecc.  Gli aspetti protettivi sono attribuiti alla capacità di contrastare l’azione ossidante dell'ossigeno singoletto (è il nome comune dato al più basso degli stati eccitati dell'ossigeno molecolare). Numerose sindromi metaboliche sorgono a causa dell'elevata formazione di radicali liberi, i quali reagiscono con le macromolecole, ossidando ad esempio le proteine, i lipidi ed il DNA. Il licopene, inoltre, può proteggere la salute da diverse patologie [33-34]. Numerose ricerche, ad esempio, hanno evidenziato un’associazione tra assunzione di licopene con un rischio ridotto del cancro. Uno studio sul cancro del colon-retto ha trovato che i pazienti con adenomi colorettali (un tipo di polipi che sono precursori del cancro del colon-retto) avevano un livello ematico significativamente più basso di licopene (35%) e di beta-carotene (25,5%) rispetto agli adulti sani. Inoltre, la somministrazione di licopene nelle fasi iniziali è stata in grado di rallentare la progressione delle cellule tumorali [35]. È stato segnalato da una ricerca dell'Università di Harvard che i soggetti i quali consumano una quantità apprezzabile di licopene sviluppano una certa resistenza contro varie linee di cancro, in particolare per quello della prostata [36]. Esiste, infatti, una correlazione inversa tra il consumo di alimenti ad alto contenuto di licopene e l’incidenza di cancro della prostata. Gli uomini con un elevato consumo di licopene nella dieta hanno riportato un’incidenza del 25% più bassa di cancro alla prostata e nel complesso il 44% ha ridotto il rischio di altri tumori [37].  Secondo Ansari et al. [38], la somministrazione di licopene può avere un ruolo nel trattamento del cancro alla prostata metastatico refrattario alla terapia ormonale.  In uno studio, Kanagaraj et al. [29] hanno valutato l'impatto del licopene sui componenti dei fattori di crescita dell'insulina (IGF) ed hanno trovato una significativa diminuzione della proliferazione delle cellule trattate con il licopene. I carcinomi del seno, dell'ovaio e dell'endometrio sono ormono-dipendenti e presentano somiglianze biologiche.  Numerosi studi epidemiologici hanno postulato che la dieta e la nutrizione svolgono un ruolo preventivo nella progressione di un ambiente ormonale correlato al cancro.  Chalabi et al. [39] hanno studiato linee del cancro al seno per BRCA1 e BRCA2. Secondo i loro risultati, le fonti dietetiche del licopene hanno una relazione diretta sulla oncogenesi. Questi autori ipotizzano che i derivati ​​del licopene possano agire come ligandi e far regredire la tumorogenesi. Allo stesso modo, le donne che consumano molta anguria hanno cinque volte meno probabilità di rischio di cancro alla cervice uterina [40-42]. La cascata degli eventi è dovuta ad elevate proprietà antiproliferative del licopene rispetto all’alfa- e beta-carotene [43] . Il licopene ha anche la capacità di controllare il sistema autocrino* e paracrino** della cellula nello sviluppo dei tumori endometriali e dei tumori maligni [44]. Caro mio lettore, come avremo modo di vedere successivamente, i vantaggi per la salute derivanti dal consumo di anguria non si limitano solo alla prevenzione dei tumori, ma investono anche la sindrome metabolica, il diabete, le malattie cardio-vascolari, ecc. Non mi resta quindi che augurarti una buona domenica e consigliarti di mangiare l’anguria.

* segnali prodotti dalla cellula che regolano l’attività della stessa cellula

** segnali prodotti dalla cellula che regolano la fisiologia delle cellule vicine

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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