IL MATTINO
Forever
21.08.2016 - 10:05
Fumo, alcol e obesità sono le cause più frequenti. E l’alimentazione? Anche per il cancro al pancreas, alcuni fattori dietetici specifici possono aumentarne il rischio, altri invece contrastarlo.
“L'anima è come il pancreas. Non sai come è fatto. Non sai dove è. Ma non puoi vivere senza”, recita un aforisma anonimo pescato in rete. Il pancreas, infatti, è così ben nascosto che l’arma più potente contro la sua degenerazione neoplastica è la prevenzione, l’evitare di ammalarsi. Ed è, purtroppo, tra i tumori maligni a più elevata mortalità. Il 12% appena dei malati sopravvive a 10 anni dalla diagnosi (1). Chi vive nelle regioni del Nord Italia si ammala di più, con una prevalenza maggiore di tre volte rispetto a chi vive nel Mezzogiorno (48 casi su 100.000 abitanti al Nord contro i 14/100.000 al Sud) (1).
Il 20% circa delle cause di cancro al pancreas è attribuita al fumo di tabacco (2). Altri fattori modificabili sono l’obesità e un elevato consumo di alcol (3). Come vedremo, specifici fattori dietetici possono avere un ruolo significativo nello sviluppo di questo tumore. Ad esempio, il ruolo dei grassi nello sviluppo del cancro al pancreas è stato a lungo dibattuto, ma la ricerca non è stata consistente perché grassi differenti sono associati a rischi differenti. Lo studio NIH-AARP è abbastanza grande per comprendere quale tipo di grasso è maggiormente associato al rischio di cancro pancreatico. È il primo studio che ha separato il ruolo dei grassi di origine vegetale (ad esempio da noci, mandorle, avocado, olio di oliva) da quelli di origine animale (uova, carne, formaggi e derivati del latte, ecc). i grassi animali erano associati significativamente al rischio di cancro al pancreas (4).
In generale, l’esposizione ai fattori di rischio per il cancro deve essere continuata nel tempo, come è accaduto all’amianto in relazione al cancro della pleura e del polmone. Allo stesso modo, solo ora la scienza sta analizzando l’esposizione ripetuta ai virus del pollame quale rischio di cancro. Ci sono molte evidenze circa la possibilità che virus oncogeni possono essere trasmessi all’uomo con la manipolazione di carni fresche o surgelate dei polli (5). Sappiamo che questi virus causano il cancro negli uccelli, ma il loro ruolo nell’uomo è sconosciuto. Le evidenze hanno trovato che gli addetti alla manipolazione e lavorazione del pollame hanno un rischio elevato di alcune forme di cancro.
Recentemente, uno studio su 30.000 lavoratori dell’industria del pollame, disegnato specificatamente per indagare se “l’esposizione ai virus oncogeni del pollame da parte degli addetti – quindi non nella popolazione generale – può essere associata al rischio di mortalità per cancro epatico e pancreatico”. Lo studio ha trovato che questi lavoratori avevano un rischio di nove volte più elevato di entrambi i cancri considerati (6). Per una migliore comprensione, si è considerato anche il fumo di tabacco. Ma se si è fumato per circa 50 anni, il rischio di cancro al pancreas è “solo” di 2 volte più elevato (7).
E per le persone che mangiano pollo? Lo studio più grande è quello di EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), che segue una coorte di circa 500.000 europei per più di 10 anni. Il ricercatori hanno trovato che un 72% di rischio in più di avere il cancro al pancreas per ogni 50 grammi di pollo consumato al giorno (8). E non è una gran quantità, se si considera che 50 grammi corrispondono ad un quarto di petto di pollo. I ricercatori sono rimasti sorpresi che non fosse la carne rossa, bensì quella bianca ad essere in rapporto stretto con il cancro al pancreas. Quando un risultato simile è stato trovato per i linfomi e le leucemie, lo stesso team di ricercatori di EPIC hanno sospettato che i farmaci somministrati ai polli e ai tacchini per farli aumentare di peso avessero un ruolo causale, o anche che i virus oncogeni presenti nelle carni bianche (9).
Per il consumo di pollame è più difficile da mettere in relazione causa-effetto con il cancro al pancreas, così come accade per il fumo di sigaretta con il cancro al polmone. Ci sono delle malattie specifiche che interessano i lavoratori dell’industria delle carni, come quella della “spazzolatura dei salumi” che interessa gli addetti alla spazzolatura della muffa che si forma sui salami (9). I pazienti con il cancro al pancreas, se non trattati muoiono entro 2-4 mesi dalla diagnosi. Sfortunatamente solo il 10% sembra rispondere alla chemioterapia, con pesanti effetti collaterali (10).
La curcumina ha la proprietà di far regredire le lesioni precancerose del colon e negli studi di laboratorio è efficace nel tumore polmonare. Simili risultati sono stati ottenuti per le cellule del cancro del pancreas (11). Quindi, perché non utilizzare la curcuma per trattare il cancro al pancreas? In uno studio finanziato dal National Cancer Institute e realizzato dal MD Anderson Cancer Center, i pazienti con cancro pancreatico in stadio avanzato hanno assunto grandi dosi di curcumina. Dei 22 pazienti analizzati, 2 hanno risposto positivamente al trattamento. Uno ha avuto il 73% di riduzione del tumore, però in seguito il tumore ha sviluppato una resistenza alla curcumina. L’altro paziente, comunque, ha mostrato un miglioramento costante nell’arco dei diciotto mesi. L’unica volta che i marcatori tumorali sono risaliti è quando la curcumina è stata interrotta (12). Certo solo 2 pazienti hanno ottenuto dei risultati, ed è la stessa percentuale di successo della chemioterapia, ma la curcumina non ha avuto effetti collaterali. Si potrebbe utilizzare, quindi, la curcumina unitamente agli altri trattamenti oncologici. Data la prognosi infausta, la prevenzione è l’elemento cruciale. Fino a quando non ne sapremo di più, la cosa migliore da fare è quella di evitare il fumo di tabacco, l’assunzione di alcol in eccesso, e seguire un’alimentazione con pochi prodotti di origine animale, creali raffinati e zuccheri aggiunti (13), e ricca di fagioli, lenticchie e frutta secca in guscio (14).
Bibliografia
1. AIRTUM Working Group. Italian cancer figures, report 2014: Prevalence and cure
of cancer in Italy. Epidemiol Prev. 2014 Nov-Dec;38(6 Suppl 1):1-122.
2. Iodice S, Gandini S, Maisonneuve P, Lowenfels AB. Tobacco and the risk of pancreatic cancer: a review and meta-analysis. Langenbecks Arch Surg. 2008;393( 4): 535–45.
3. Kolodecik T, Shugrue C, Ashat M, Thrower EC. Risk factors for pancreatic cancer: underlying mechanisms and potential targets. Front Physiol. 2013;4: 415.
4. Thiébaut AC, Jiao L, Silverman DT, et al. Dietary fatty acids and pancreatic cancer in the NIH-AARP diet and health study. J Natl Cancer Inst. 2009;101( 14): 1001–11.
5. Johnson ES, Zhou Y, Lillian Yau C, et al. Mortality from malignant diseases-update of the Baltimore union poultry cohort. Cancer Causes Control. 2010;21( 2): 215–21.
6. Felini M, Johnson E, Preacely N, Sarda V, Ndetan H, Bangara S. A pilot case-cohort study of liver and pancreatic cancers in poultry workers. Ann Epidemiol. 2011;21( 10): 755–66.
7. Lynch SM, Vrieling A, Lubin JH, et al. Cigarette smoking and pancreatic cancer: a pooled analysis from the pancreatic cancer cohort consortium. Am J Epidemiol. 2009;170( 4): 403–13.
8. Rohrmann S, Linseisen J, Nöthlings U, et al. Meat and fish consumption and risk of pancreatic cancer: results from the European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition. Int J Cancer. 2013;132( 3): 617–24.
9. Rohrmann S, Linseisen J, Jakobsen MU, et al. Consumption of meat and dairy and lymphoma risk in the European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition. Int J Cancer. 2011;128( 3): 623–34.
10. Yang ZY, Yuan JQ, Di MY, et al. Gemcitabine plus erlotinib for advanced pancreatic cancer: a systematic review with meta-analysis. PLoS ONE. 2013;8( 3): e57528.
11. Li L, Aggarwal BB, Shishodia S, Abbruzzese J, Kurzrock R. Nuclear factor-kappaB and IKappaB kinase are constitutively active in human pancreatic cells, and their down-regulation by curcumin (diferuloylmethane) is associated with the suppression of proliferation and the induction of apoptosis. Cancer. 2004;101( 10): 2351–62.
12. Dhillon N, Aggarwal BB, Newman RA, et al. Phase II trial of curcumin in patients with advanced pancreatic cancer. Clin Cancer Res. 2008;14( 14): 4491–9.
13. Bosetti C, Bravi F, Turati F, et al. Nutrient-based dietary patterns and pancreatic cancer risk. Ann Epidemiol. 2013;23( 3): 124–8.
14. Mills PK, Beeson WL, Abbey DE, Fraser GE, Phillips RL. Dietary habits and past medical history as related to fatal pancreas cancer risk among Adventists. Cancer. 1988;61( 12): 2578–85.
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