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La tesi strampalata e razzista di Lollobrigida sul caro prezzi in Puglia

Morale della favola pugliese, raccontata dal ministro all’agricoltura, è che l’eccellenza deve essere prerogativa di chi può spendere di più, la bontà è per i ricchi, chi non può permettersela si arrangi.

La tesi strampalata e razzista di Lollobrigida sul caro prezzi in Puglia

Lollobrigida al Mercato ortofrutticolo di Fasano

La rincorsa ai prezzi esagerati da parte dei truffaldini, giustificati dall’aberrante razzismo economico di un ministro di Governo che dovrebbe adoperarsi per calmierare i prezzi, come sta facendo con Ryanair, scoraggia l’attrazione turistica verso una terra che ne ha per tutti, in abbondanza; che della sua bellezza e delle sue eccellenze ha saputo fare tesoro diffuso negli ultimi anni, tanto da essere una delle mete più ambite dai vacanzieri.

Il ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, che ha fatto bene a scegliere la Puglia per le vacanze insieme alla cognata Giorgia Meloni, abbagliato per cotanta bellezza che la nostra terra può offrirgli, inciampa nuovamente nelle sue strampalate teorie razziste, infiocchettate questa volta con un tocco da esperto economista, per giustificare la speculazione - perché di questo si stratta - sull’aumento spropositato dei prezzi turistici.  Giulia Procino, presidente Adoc Puglia, sulla base di un'indagine condotta dall’associazione consumatori, dice: «abbiamo verificato che a Gallipoli un ombrellone e due lettini posso costare dai 35 ai 50 euro al giorno, una camera matrimoniale in un bed&breakfast da 106 a 265 euro e per il ristorante dai 35 ai 150". Più economico il Gargano, dove una famiglia di 4 persone potrebbe spendere in media dai 300 ai 400 euro. Nello specifico a Vieste si spende dai 25 ai 40 euro per un ombrellone e due lettini, da 95 a 150 euro per una camera matrimoniale in un b&b e dai 30 ai 150 euro in un ristorante per il pranzo. Nel Barese, a Polignano a Mare, sui lidi si spende invece tra i 25 e i 59 euro. Per il soggiorno in b&b si arriva a spendere fino a 250 euro a notte, per i ristoranti dai 35 ai 200 euro a persona. A Pulsano, infine, prezzi simili a quelli del Gargano con un ombrellone e due lettini da 20 a 40 euro; per b&b dai 95 ai 190 e per il ristorante da 35 a 150 euro. Dall'indagine sono state escluse le strutture particolarmente lussuose che richiedono sino a 500 euro a notte.

Risultato? Sintetizzato oggi dal sindaco di Lecce Carlo Salvemini che sulla sua pagina Facebook riferisce della presenza di «solo il 2% dei turisti nazionali ed il 20% di tutti quelli che vengono al Sud». «Senza fasciarci la testa, senza piangerci addosso, senza evocare presunti complotti dei media a danno della Puglia», sottolinea il primo cittadino del Salento, «Serve la determinazione delle amministrazioni locali a migliorare i servizi pubblici - organizzazione dei trasporti, gestione dei rifiuti, pulizia e decoro di strade urbane ed extraurbane, contrasto agli abbandoni, piano di tutela della coste - avendo a cuore principalmente i diritti dei residenti così da garantirli sempre e per tutti. Anche per i turisti». 

Parole sante, di chi il territorio lo vive amministrandolo. Il marziano ministro di Tivoli, inebriato dal Mercato ortofrutticolo Mediterraneo di Fasano visitato oggi, dichiara invece che «Dobbiamo spiegare che la qualità si paga. Quindi quando uno paga un po' di più è perché ha di più. Dobbiamo spiegare al mondo che paghi di più un'eccellenza e la Puglia è un'eccellenza. Quello che si trova in Puglia altrove non si trova. Non trovi lo stesso modo di trasformare il cibo, non trovi le stesse produzioni, non trovi la stessa biodiversità, non trovi monumenti, mare e ambiente che trovi qui. Magari tra 15-20 anni qualche nazione anche di fronte a noi avrà lo stesso tipo di qualità della Puglia, ma per ora non ce l'ha e quindi i prezzi sono inferiori». 

Morale della favola pugliese, raccontata dal ministro all’agricoltura, è che l’eccellenza deve essere prerogativa di chi può spendere di più, la bontà è per i ricchi, chi non può permettersela si arrangi. Fortunatamente, di bellezza ed eccellenza è piena la Puglia, tanto da renderla accessibile a tutti, consentendo di applicare socialmente una delle fondamentali regole del mercato, che evidentemente sfugge al fine giurista laureato alla Università telematica Niccolò Cusano : l’abbondanza dell’offerta incontra la economicità della domanda. La rincorsa ai prezzi esagerati da parte dei truffaldini, giustificati dall’aberrante razzismo economico di un ministro di Governo che dovrebbe adoperarsi per calmierare i prezzi, come sta facendo con Ryanair, scoraggia l’attrazione turistica verso una terra che ne ha per tutti, in abbondanza; che della sua bellezza e delle sue eccellenze ha saputo fare tesoro diffuso negli ultimi anni, tanto da essere una delle mete più ambite dai vacanzieri. È superando la distorsione mentale, surrettiziamente alimentata da Lollobrigida, per cui molti operatori turistici ritenevano di lavorare tre mesi salassando i clienti per campare tutto l’anno, che il Salento è diventata la Firenze del Sud e il Gargano la perla dell’Adriatico, puntando su infrastrutture e servizi efficienti. «Riflettendo sull'oggi, su cosa eravamo appena 25 anni fa. Così da capire, oltre il percorso che resta da compiere rispetto all'obiettivo della qualità nell'offerta, quello che è alle nostre spalle. Per avere il senso di una trasformazione che è un valore collettivo. Eravamo una regione marginale nelle scelte turistiche, con inadeguati collegamenti aerei nazionali ed esteri, organizzata per un turismo balneare nazionale e fortemente stagionalizzato, poco attento alle ricchezze del vasto patrimonio storico monumentale dei tanti comuni dell'entroterra, con un sistema alberghiero molto tradizionale e poco diversificato rispetto alla clientela, un'offerta di svago ed intrattenimento impostata principalmente sulle sagre quale momento di conoscenza di tradizioni musicali e culinarie. Oggi la Puglia è tra la mete più richieste nel sud, strutturata su un sistema aeroportuale capace di siglare accordi con le principali compagnie low cost, che garantisce arrivi e presenze nazionali e straniere lungo quasi tutto l'anno, capace di promuovere le tante bellezze dei suoi comuni non solo costieri, una proposta di manifestazioni di musica, teatro, cinema, arte, mostre, festival ricchissima per varietà e qualità, una enogastronomia che ha fatto passi da gigante», riflette il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini. Tutt’altra direzione da quella indicata da Lollobrigida, che danneggia la Puglia. 

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Antonio Blasotta

Antonio Blasotta

Alla passione per la scrittura e la comunicazione ho dedicato il mio tempo, senza mai risparmiarmi. Così, da quando avevo 15 anni, ho scritto per diversi giornali (Puglia, La Gazzetta del Mezzogiorno, il Roma), ho diretto la prima tv di Foggia, Teleradioerre; ed ho finito con il fondare la Casa Editrice "Il Castello", che, oltre ad editare diversi libri, pubblica "Il Mattino di Foggia". Divido la mia vita tra la passione editoriale e quella per la formazione relazionale e direzionale, essendo Master Trainer con licenza USA di PNL.

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