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‏Quasi quasi prendo il treno, o no?

Viaggiare in treno, in Puglia, non è affatto comodo, veloce, ed economico. Lo dicono i numeri: molto significativi

‏Quasi quasi prendo il treno, o no?

È sempre utile leggere i rapporti, per avere una visione d'insieme ma anche per capire se la percezione che si ha può essere confortata, o no, da dati certi. I rapporti seguono le loro logiche e, quindi, per comprendere bene qual è lo stato dell'arte su un certo territorio, ad esempio, bisogna avere pazienza ed entrare nelle pieghe del rapporto stesso, per mettere a fuoco e poi sintetizzare. La percezione, chiunque usi i treni in Puglia, l'ha ben presente. Ora ci sono anche le conferme. Viaggiare in treno, in Puglia, non è certo comodo, veloce, ed economico.

Quindi, ecco i numeri, partendo da un parallelo con altre realtà territoriali. I collegamenti ferroviari tra Roma e Milano, in otto anni, sono aumentati del 370%. 

Dalle nostre parti, invece, cosa succede? Il taglio dei servizi ferroviari, in Puglia, e' stato del 3,6% a fronte di un aumento delle tariffe del 11,3%. Le corse giornaliere sono 248 per oltre 4 milioni di residenti mentre in Lombardia, giusto per capire, sono 2.300 per circa 9milioni 800 mila residenti. Numeri che la dicono tutta. Ma, andiamo in fondo. La Puglia, nel 2014, ha stanziato zero per i servizi ai pendolari, poco più di 7 milioni per il materiale rotabile con un'incidenza sul bilancio regionale dello 0,05. La rete ferroviaria si estende per Km 1568, i viaggiatori sono 152.704 al giorno. La Puglia ha 144 treni di cui 69 elettrici e 75 diesel. L'età media dei treni e' di 22,9 anni ed i treni che hanno più di vent'anni di onorato servizio sono ben il 64,4%. Ed ora un esempio sui tempi-velocità. Foggia-Bari, 117 Km. Partenza ore 7.10, arrivo ore 8.45, velocità 81km orari, con non si quante fermate. Non si capisce nemmeno perché il primo treno che non sia un regionale parta alle 11.05. Non è nelle prime ore del giorno che lavoratori, studenti, insomma i pendolari, si muovono? Stesso discorso per il Bari-Foggia. Dalle 18.15 in poi, solo regionali. Di Frecce, argento eh - perché di Rossa ce n'è solo una alle 16.15 (tra l'altro sono treni in disuso al nord) - nemmeno l'ombra. Si dirà... I pendolari hanno bisogno di più fermate! Sarà, ma chi deve raggiungere direttamente Bari e' costretto alla rassegnazione ed al sovraffollamento.

In 10 anni la Regione Puglia ha investito 1,5 milioni in servizi e circa 240 milioni in materiale rotabile. Cioè, 5,9€ per abitante. In 10 anni, però. Siamo davvero ai decimali. Per i disservizi registrati tra il 2001 ed il 2014 la Regione Puglia ha applicato delle penali che, complessivamente, ammontano ad € 3.812 (milioni). Come sono state investite queste risorse? Non è dato sapere. Il contratto di servizio è scaduto ed è in proroga, le risorse aggiuntive per i servizi e per il materiale rotabile, nel 2015, ammontano a zero. 

Questo è il quadro abbozzato dopo un'attenta lettura, del rapporto "pendolaria" pubblicato da Legambiente che, sulla provincia di Foggia, però sottolinea anche qualcosa di positivo. Il recupero della Foggia-Lucera con 56 corse giornaliere, treni di ultima generazione ed un biglietto unico (Ferrovie del Gargano - giusto citare l'impegno di una nostra azienda); la realizzazione della nuova tratta San Severo - San Nicandro Garganico, il servizio San Severo-Foggia. 

Alcune considerazioni. Sarebbe opportuno rivedere le priorità di investimento infrastrutturale, controllare lo stato del servizio nelle regioni, ragionare con accuratezza sulla privatizzazione delle Ferrovie, anche se la rete resta lì, evitando di sdoppiare le reti ricche da quelle povere, o almeno impoverite da errate scelte. E poi, se davvero si vuole tagliare il traffico su strada, con costi non indifferenti anche sull'ambiente, bisogna rivedere le politiche e ridisegnare una mappa dei trasporti su ferro che risponda alle reali esigenze dei cittadini non ad altre logiche.


                                       

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Daniela Eronia

Daniela Eronia

Di me hanno detto che sono stata una giornalista molto scomoda, poi un'imprenditrice troppo intraprendente. È così: quando una donna si dedica con passione alla città che ama, per renderla migliore, finisce con il creare inquietudini. Per aggiungerne qualcuna in più, torno a scrivere, nel solito mondo. A volte sarà irriverente, altre dissacrante. Sicuramente "controverso". Comunque, se vi fa piacere deciderete voi.

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