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Controverso

Se c'è una Foggia che non ci piace va detto: per renderla migliore!

Le notizie sul, del, nuovo anno qui a Foggia certo non possono piacerci. Una, positiva, la danno le forze dell'ordine. Sono riuscite a sventare un attentato. Questa, i giornalisti, dovevano riportarla o no? Credo proprio di sì

Se c'è una Foggia che non ci piace va detto: per renderla migliore!

Un cestino fatto esplodere dai botti a Foggia

Una notizia è una notizia, che ci piaccia o no. Ed una notizia, solitamente, non ci piace. Di questo ne dobbiamo prendere atto. Ma una notizia è ed un giornalista ha il dovere di pubblicarla (un po' come succede ai magistrati quando ricevono un'informazione-informativa di reato... non possono fingere di non conoscerla!).  

Le notizie sul, del, nuovo anno qui a Foggia certo non possono piacerci. Si comincia con i botti, quelli esplosi a più non posso. C'era un'ordinanza del Sindaco. Si dirà...centinaia di sindaci l'anno firmata. Bene! E' giusto! Un'ordinanza lascia il tempo che trova se non c'è nessuno che la faccia rispettare ma, oltre a ciò (e vorrei sapere quanti erano gli agenti della municipale in servizio, diciamo dalle 22 del 31 dicembre!), domando quale possa essere lo stato d'animo del nostro Sindaco. Per farla breve, ma molto breve offendendo le nostre intelligenze, se è un plus del Sindaco aver reso il 24 dicembre indimenticabile (con tanto di ordinanza che vietava di "bere" in strada... ovviamente non rispettata), è un plus del Sindaco aver reso anche l'alba del nuovo anno indimenticabile? Non lo so, non credo né alla prima né alla seconda (forse sull'ultima qualche responsabilità c'è, ma di chi dirige la Municipale!). Credo, e me ne dispiace, che il nostro Sindaco sia amareggiato. Non deve essere piacevole, da primo cittadino - chiunque esso sia - dire "questo non si fa", al di là dei distinguo sulle vendite abusive e su chi purtroppo per lui usa i botti come le caramelle, e poi ritrovarselo lì, bello e fatto. È dispiaciuto anche al nostro Sindaco sapere che c'è chi ha perso una mano, leggere il bollettino da guerra dei feriti (sono diminuiti, lo so... ma sempre troppi sono!), di questo ne sono certa. Ma è andata così, il prossimo anno - si spera - riuscirà a convincerli (a modo suo) questi concittadini che non solo fanno del male a loro stessi ma anche e soprattutto alla credibilità di un'amministrazione, di un Sindaco. Insomma se si dice "non si fa" non si fa e basta! 

Ma poi succede che il Tg1 (lo stesso canale de "la vita in diretta") ci metta lo zampino. Per due giorni, dico due giorni, Foggia è lì, purtroppo per il peggio che possa esprimere. Ma se è accaduto anche da altre parti, perché parlare di Foggia e, ad esempio, non di Lucera, dove un altro esaltato si è visto amputare una mano? Perché no? Questa la domanda, giusta. Perché il Tg nazionale non ne avrebbe dovuto parlare? E torniamo all'inizio. Una notizia è una notizia, che ci piaccia o no. Che faccia piacere, o no! Se poi succede che un ristoratore subisca una rapina a mano armata alla chiusura del suo locale, beh... è fatta! Foggia è spacciata per sempre. Ma così non è. Quel ristoratore resterà qui, nonostante tutto! La sua bambina ha comunque festeggiato il compleanno. Sono tutti salvi. Per fortuna. Sono svaniti, invece, 4000 € ma soprattutto un giorno ed una notte di lavoro. Mi dispiace. Ed ora una provocazione. I consiglieri comunali, o chiunque abbia un incarico pubblico remunerato, non potrebbero rinunciare volontariamente ad una parte del proprio compenso (e non voglio imitare il Grillo di turno) e destinarlo ad un fondo di solidarietà in favore di chi, per vivere in questa città, paga un prezzo troppo alto per la sicurezza? Il contributo, ovviamente, sarebbe a disposizione solo dopo tutti gli accertamenti del caso! Un po' come accade, o dovrebbe accadere, per le vittime del racket. Ma, a proposito di notizie. Una, questa volta positiva, la danno le forze dell'ordine. Sono riuscite a sventare un attentato. Questa, i giornalisti, dovevano riportarla o no? Credo proprio di sì. La vita non è mai solo rose, ci sono tante spine. Inutile immaginare che siano boccioli.

Dimenticavo... l'art. 21 della Costituzione recita: "tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure"

                                                                        

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Daniela Eronia

Daniela Eronia

Di me hanno detto che sono stata una giornalista molto scomoda, poi un'imprenditrice troppo intraprendente. È così: quando una donna si dedica con passione alla città che ama, per renderla migliore, finisce con il creare inquietudini. Per aggiungerne qualcuna in più, torno a scrivere, nel solito mondo. A volte sarà irriverente, altre dissacrante. Sicuramente "controverso". Comunque, se vi fa piacere deciderete voi.

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