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L'alimentazione a base vegetale aiuta i diabetici e riduce il fabbisogno di insulina

Il diabete di tipo 1, malattia autoimmune in cui il pancreas produce poco o nessuna insulina, colpisce circa 300.000 persone in Italia (il 10% di tutti i casi di diabete).

L'alimentazione a base vegetale aiuta i diabetici e riduce il fabbisogno di insulina

Un recente lavoro randomizzato e controllato, pubblicato su Clinical Diabetes nel marzo 2024, suggerisce che un'alimentazione a base vegetale con basso contenuto di grassi riduce il fabbisogno di insulina nel diabete di tipo 1.

Un recente studio randomizzato e controllato, pubblicato su Clinical Diabetes nel marzo 2024 e condotto dai ricercatori del Physicians Committee for Responsible Medicine, ha dimostrato che una dieta a base vegetale con basso contenuto di grassi può svolgere un ruolo significativo nella gestione del diabete di tipo 1. [1] Questa ricerca rappresenta la prima sperimentazione clinica randomizzata volta a esaminare l'effetto di una dieta vegana su pazienti con diabete di tipo 1. Nello studio, i ricercatori hanno suddiviso 58 partecipanti in due gruppi: uno ha seguito una dieta vegana a basso contenuto di grassi, senza restrizioni caloriche, mentre l'altro ha seguito diete non vegane personalizzate, con i partecipanti in sovrappeso che riducevano l'apporto calorico di 500-1.000 calorie al giorno. I partecipanti hanno seguito le diete prescritte per 12 settimane, registrando l'assunzione di nutrienti e le dosi di insulina a ogni pasto. Al termine dello studio, sono emerse differenze significative tra il gruppo vegano e quello non vegano. Il gruppo vegano ha registrato una perdita di peso media di 5 kg, mentre nel gruppo non vegano non si sono osservati cambiamenti significativi di peso. Rispetto al gruppo non vegano, il gruppo vegano ha mostrato una riduzione del 28% delle necessità di insulina e un miglioramento del 127% nella sensibilità all'insulina. È stato anche osservato un miglioramento dell'emoglobina glicata (A1C), che misura la media della glicemia nel sangue, in entrambi i gruppi, con un miglioramento leggermente superiore nel gruppo vegano.

Poiché le malattie cardiache e il diabete sono strettamente correlate, i ricercatori hanno anche eseguito pannelli lipidici all'inizio e alla fine dello studio. Entrambi i gruppi hanno registrato una riduzione del colesterolo totale, ma il gruppo vegano ha mostrato una diminuzione più marcata di circa 32 punti, rispetto a una diminuzione di 11 punti nel gruppo non vegano. "La nostra ricerca innovativa dimostra che una dieta vegana a basso contenuto di grassi, senza restrizioni sui carboidrati, potrebbe essere la soluzione per ridurre le necessità di insulina, gestire i livelli di zucchero nel sangue e migliorare la salute cardiaca delle persone con diabete di tipo 1, considerando il costo dell'insulina che rimane una preoccupazione per molti," afferma la dott.ssa Hana Kahleova, MD, PhD, autrice principale dello studio e direttrice della ricerca clinica presso il Physicians Committee for Responsible Medicine.

Il diabete di tipo 1, una condizione autoimmune in cui il pancreas produce poco o nessuna insulina, in Italia colpisce circa 300.000 persone, pari al 10% di tutti i casi di diabete. [2] Sebbene non ci sia una cura per il diabete di tipo 1, strategie di stile di vita, tra cui l'adozione di una dieta ricca di alimenti vegetali integrali, possono migliorare la sensibilità all'insulina e ridurre le complicanze associate alla malattia. Questo studio non solo conferma l'efficacia di una dieta vegana nella gestione del diabete di tipo 1, ma apre anche la strada a future ricerche per comprendere ulteriormente il ruolo delle diete vegetali nel miglioramento della salute metabolica e cardiovascolare di pazienti con questa patologia cronica.

Bibliografia

1 . Kahleova, Hana, et al. "Effect of a Dietary Intervention on Insulin Requirements and Glycemic Control in Type 1 Diabetes: A 12-Week Randomized Clinical Trial." Clinical Diabetes (2024): cd230086.

2 . Ministero della Salute. Nutrizione. Diabete Mellito tipo 1. https://www.salute.gov.it/

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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