IL MATTINO
Forever
07.05.2023 - 08:47
Il cibo è un elemento fondamentale nella vita di ogni individuo, e le scelte alimentari possono avere un impatto significativo sulla salute umana, sull'ambiente e sulla società. La ricerca mostra che una dieta equilibrata e nutriente è fondamentale per mantenere una buona salute.
Caro lettore, per l’articolo di oggi ho preso spunto dall’intervista di Emilia Guberti a Barbara Nappini, presidente “Slow Food Italia”.* Nel corso dell'intervista si fa riferimento alla “Sovranità Alimentare”, che più di qualcuno confonde con “autarchia alimentare” dell’ultimo periodo bellico. E’ bene precisare che l'autarchia alimentare e la sovranità alimentare sono due concetti legati alla produzione, al controllo e alla distribuzione delle risorse alimentari di un Paese, ma hanno significati e implicazioni diverse. L'autarchia alimentare si riferisce alla capacità di un Paese di produrre cibo a sufficienza per soddisfare le esigenze della sua popolazione senza dipendere dalle importazioni di cibo da altri paesi. In altre parole, l'obiettivo è l'autosufficienza alimentare. Un Paese autarchico sul piano alimentare è in grado di produrre, distribuire e consumare cibo senza essere influenzato dalle dinamiche di mercato internazionali o dalle politiche estere. La sovranità alimentare è un concetto più ampio e complesso. Si riferisce al diritto delle comunità e dei Paesi di definire e controllare le proprie politiche e pratiche agricole e alimentari, al fine di garantire l'accesso a cibo sano, nutriente e culturalmente appropriato per tutti i cittadini. La sovranità alimentare pone l'accento sulla partecipazione democratica nella definizione delle politiche alimentari, sulla promozione di sistemi agricoli sostenibili e sull'equità nella distribuzione delle risorse alimentari. Questa definizione è stata proposta per la prima volta dall'organizzazione internazionale di contadini Via Campesina nel 1996 durante il World Food Summit. [1] Quindi, mentre l'autarchia alimentare si concentra sull'autosufficienza alimentare a livello nazionale, la sovranità alimentare mette in risalto il diritto delle comunità di controllare e gestire le loro risorse e pratiche agricole in modo sostenibile e socialmente equo.
Ma l’argomento dell’intervista di Emilia Guberti al Presidente di “Slow Food Italia” è molto più ampio e, come mio solito, armato di una lente al pari uno Sherlock Holmes, ho scrutato nelle evidenze scientifiche per indagare che cosa suggerivano sul tema del cibo buono (gradevole), pulito (rispetto all’impatto sull’ambiente), giusto (non causi sfruttamento lungo l’intera filiera), ma anche accessibile a tutti. Innanzitutto, mio caro lettore, è necessario fare una premessa di ordine generale che mette tutti d’accordo: il cibo è un elemento fondamentale nella vita di ogni individuo, e le scelte alimentari possono avere un impatto significativo sulla salute umana, sull'ambiente e sulla società. La ricerca mostra che una dieta equilibrata e nutriente è fondamentale per mantenere una buona salute. [2] Inoltre, il piacere derivato dal cibo è un elemento importante per il benessere psicologico, come evidenziato da numerosi studi. [3] Pulito (rispetto all'impatto sull'ambiente): Le scelte alimentari possono avere un impatto significativo sull'ambiente. Ad esempio, la produzione di carne e latticini è stata associata a un maggiore consumo di risorse, come l'acqua e l'energia, e a emissioni di gas serra più elevate rispetto alla produzione di alimenti vegetali. [4] Pertanto, scegliere cibi con un minor impatto ambientale, come quelli a base vegetale, può contribuire a ridurre l'impronta ecologica del cibo. [2] Giusto (non causi sfruttamento lungo l'intera filiera): la giustizia sociale lungo la filiera alimentare è un aspetto cruciale per garantire che il cibo sia prodotto in modo etico e sostenibile. Ciò include il trattamento equo dei lavoratori, il rispetto dei diritti umani e la riduzione delle disuguaglianze. [5] La certificazione di prodotti come il commercio equo e solidale è un esempio di iniziativa che mira a garantire pratiche più eque lungo la filiera. [6] Accessibile a tutti: L'accesso a cibo sano e nutriente è un diritto umano fondamentale. Tuttavia, la sicurezza alimentare rimane un problema globale, con circa 828 milioni di persone che soffrono di fame nel 2021. [7] La ricerca sottolinea l'importanza di politiche e iniziative che promuovano l'accesso a cibo sano e sostenibile per tutti, come l'agricoltura sostenibile, la riduzione degli sprechi alimentari e la promozione di diete sostenibili. [2]. In conclusione, le evidenze scientifiche suggeriscono che un cibo ideale dovrebbe essere gradevole, rispettoso dell'ambiente, prodotto in modo equo e accessibile a tutti. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale promuovere politiche e pratiche che favoriscano la sostenibilità ambientale, la giustizia sociale e l'accesso universale al cibo.
Note
* Emilia Guberti. Sovranità alimentare: restituire ai popoli indipendenza nel cibo e in agricoltura, secondo Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia. Nel nostro Paese stop allo spreco e salvaguardare paesaggio e benessere animale. In: Agenda 17 [Disponibile all’indirizzo: www.agenda17.it/]
Bibliografia
1. Fresco, Louise O. "The 1996 world food summit." Global Environmental Change 7.1 (1997): 1-3.
2 . Willett, Walter, et al. "Food in the Anthropocene: the EAT–Lancet Commission on healthy diets from sustainable food systems." The Lancet 393.10170 (2019): 447-492.
3 . Cornil, Yann, and Pierre Chandon. "Pleasure as a substitute for size: How multisensory imagery can make people happier with smaller food portions." Journal of Marketing Research 53.5 (2016): 847-864.
4 . Poore, Joseph, and Thomas Nemecek. "Reducing food’s environmental impacts through producers and consumers." Science 360.6392 (2018): 987-992.
5 . Nordhagen, Stella, et al. "Integrating nutrition and food safety in food systems policy and programming." Global Food Security 32 (2022): 100593.
6 . Valin, Hugo, et al. "The future of food demand: understanding differences in global economic models." Agricultural Economics 45.1 (2014): 51-67.
7. World Health Organization. "UN Report: Global hunger numbers rose to as many as 828 million in 2021." World Health Organization (WHO). https://www.who.int
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