IL MATTINO
Forever
30.04.2023 - 09:07
E le evidenze scientifiche suggeriscono che esiste una forte correlazione tra povertà e cattiva alimentazione. Questa connessione è stata dimostrata in numerosi studi e ricerche, che evidenziano come le persone a basso reddito abbiano maggiori difficoltà nell'accedere a cibi sani, nutrienti e di qualità, rispetto a quelle con redditi più elevati.
Domani è il Primo Maggio e in molti paesi, tra cui l'Italia, si celebra la Festa del Lavoro . Questa giornata è stata istituita per commemorare e ricordare i diritti dei lavoratori e le conquiste sociali e lavorative ottenute nel corso degli anni. La festa affonda le sue radici nella lotta per l'ottenimento dell'orario di lavoro di otto ore giornaliere e nella promozione di migliori condizioni di lavoro per i lavoratori in tutto il mondo. La giustizia sociale, d'altra parte, è un problema sociale complesso e persistente che riguarda un gran numero di persone in tutto il mondo. Anche se la Festa del Lavoro celebra i progressi compiuti nel campo dei diritti dei lavoratori, è importante riconoscere che la povertà continua a essere una sfida significativa per molti individui e famiglie, anche in Paesi con economie avanzate.
La lotta contro la povertà e l'ineguaglianza è un impegno continuo e richiede lo sforzo collettivo di governi, organizzazioni, comunità e individui. Alcuni passi che possono essere intrapresi per combattere la povertà includono:
- Promuovere l'istruzione e la formazione professionale per migliorare le competenze dei lavoratori e aumentare le possibilità di trovare impieghi stabili e ben retribuiti.
- Implementare politiche di welfare e di sostegno al reddito per aiutare le famiglie a far fronte alle spese di base e prevenire la povertà estrema.
- Sostenere lo sviluppo di infrastrutture e servizi nelle aree più povere per favorire l'accesso a risorse essenziali come l'acqua potabile, l'energia elettrica e i servizi sanitari.
- Promuovere politiche di redistribuzione del reddito e lotta all'evasione fiscale per garantire una distribuzione più equa delle risorse e delle opportunità.
- Favorire l'inclusione sociale e la partecipazione attiva delle persone in condizioni di povertà nelle decisioni che riguardano la loro vita e il loro futuro.
La Festa del Lavoro può essere un momento per riflettere sui progressi compiuti nella promozione dei diritti dei lavoratori e per ricordare l'importanza di continuare a lottare per un mondo più giusto ed equo, in cui la povertà e l'ineguaglianza siano ridotte al minimo. E le evidenze scientifiche suggeriscono che esiste una forte correlazione tra povertà e cattiva alimentazione. Questa connessione è stata dimostrata in numerosi studi e ricerche, che evidenziano come le persone a basso reddito abbiano maggiori difficoltà nell'accedere a cibi sani, nutrienti e di qualità, rispetto a quelle con redditi più elevati. Disuguaglianze nella qualità della dieta: uno studio condotto da Darmon e Drewnowski (2008) ha dimostrato che i cibi ad alta densità nutrizionale (ricchi di nutrienti) tendono ad essere più costosi rispetto a quelli ad alta densità energetica (ricchi di calorie), rendendo difficile per le persone a basso reddito mantenere una dieta equilibrata e nutriente. [1] Accesso limitato ai cibi sani: un altro fattore che contribuisce alla correlazione tra povertà e cattiva alimentazione è la limitata disponibilità di cibi sani nelle aree a basso reddito. Questo fenomeno, noto come "deserti nutrizionali", è stato studiato da Walker et al. (2010), che hanno evidenziato come in queste aree sia più difficile trovare supermercati e negozi di alimentari che offrono una vasta gamma di prodotti freschi e sani. [2] Effetti sulla salute: la correlazione tra povertà e cattiva alimentazione ha conseguenze dirette sulla salute delle persone. Un rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sottolinea che le persone a basso reddito sono più esposte al rischio di malnutrizione e carenze alimentari, oltre ad avere una maggiore incidenza di malattie croniche come diabete, obesità e malattie cardiovascolari. [3]
In sintesi, le evidenze scientifiche mostrano una chiara correlazione tra povertà e cattiva alimentazione, dovuta a fattori come la limitata disponibilità di cibi sani e nutritivi, i costi elevati dei cibi ad alta densità nutrizionale e le disuguaglianze nell'accesso ai cibi salutari. Questa correlazione si riflette negativamente sulla salute delle persone a basso reddito, aumentandone il rischio di malnutrizione e malattie croniche. Ed ora, mio caro lettore, un breve racconto, un “Cammeo letterario", sulla Festa del Primo Maggio.
Era il Primo Maggio in un piccolo villaggio di campagna, e tutti si stavano preparando per la tradizionale festa del lavoro. Le strade erano decorate con bandiere e fiori, e l'aria era pervasa da un'atmosfera di gioia e solidarietà. Tuttavia, non tutti nel villaggio condividevano lo stesso entusiasmo per la celebrazione. In una casetta ai margini del villaggio viveva un uomo anziano di nome Giuseppe. Era un uomo semplice, con una vita segnata dalla povertà e dalla solitudine. Giuseppe aveva lavorato per tutta la vita nei campi, ma ora la sua età glielo impediva. La pensione che riceveva era scarsa e gli bastava appena per sfamarsi. Nonostante le difficoltà, Giuseppe era un uomo generoso e gentile, sempre pronto ad aiutare chi ne aveva bisogno. Per questo motivo, i bambini del villaggio gli erano affezionati e gli facevano spesso visita, portandogli cibo e doni. Il Primo Maggio, il villaggio organizzava un grande banchetto per celebrare il lavoro e la solidarietà tra i suoi abitanti. Giuseppe, nonostante la sua povertà, non voleva presentarsi a mani vuote alla festa. Decise quindi di raccogliere gli ultimi ortaggi del suo piccolo orto e preparare una minestra, sperando che potesse essere gradita dagli altri ospiti. Il giorno della festa, Giuseppe si avviò verso il centro del villaggio con la sua pentola di minestra. Nonostante la fatica, i suoi passi erano leggeri e il cuore colmo di speranza. Al suo arrivo, venne accolto con sorrisi e abbracci dai suoi concittadini, che lo invitavano a sedersi con loro. Il pranzo iniziò e gli ospiti gustavano piatti prelibati: lasagne, arrosti, formaggi e dolci di ogni tipo. Ma quando fu il momento di assaggiare la minestra di Giuseppe, tutti rimasero sorpresi dalla sua bontà e genuinità. L’intero villaggio elogiò Giuseppe per il suo piatto e molti chiesero la ricetta. Giuseppe, con umiltà, spiegò che la minestra era fatta con ingredienti semplici e amore per la terra. Quel Primo Maggio, il villaggio non solo celebrò il lavoro e la solidarietà, ma imparò anche il valore dell'umiltà e della generosità. Giuseppe, con la sua semplice minestra, aveva ricordato a tutti che la vera ricchezza risiede nell'amore per gli altri e nel rispetto della terra che ci nutre.
Bibliografia
1 . Darmon, N., & Drewnowski, A. (2008). Does social class predict diet quality? The American journal of clinical nutrition, 87(5), 1107-1117.
2 . Walker, R. E., Keane, C. R., & Burke, J. G. (2010). Disparities and access to healthy food in the United States: A review of food deserts literature. Health & place, 16(5), 876-884.
3 . Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). (2018). Healthy diet. Fact Sheet.
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