IL MATTINO
Forever
13.11.2022 - 09:50
Di qui la necessità di una inevitabile e migliore comprensione dell'obesità quale malattia prevenibile mediante strategie e interventi strutturati, basati su prove di efficacia. Una sfida e una priorità non più rinviabile per il Servizio Sanitario Nazionale.
Se non è possibile consumare alimenti "sicuri e nutrienti”, sarà terribilmente difficile colmare il divario dello stato di salute tra le classi sociali a causa della malnutrizione e delle malattie croniche. L'obesità è l’espressione fenomenica di culture, cibo e sistemi sanitari che differiscono in modo significativo in tutto il mondo. Trovare un denominatore comune può essere una sfida. Ma una cosa è chiara. Il mondo - e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) - si stanno muovendo verso una migliore comprensione dell'obesità come malattia non trasmissibile.
In particolare l'OMS sta considerando l'obesità come un "fattore di rischio metabolico" e quindi una malattia non trasmissibile. Lo scorso mese di ottobre, l'OMS in Europa è andata dritta al punto: "L'obesità deve essere trattata come qualsiasi altra malattia che minaccia la vita delle persone. Per combattere l'obesità in modo efficace, i responsabili politici, gli operatori sanitari e le altre parti interessate devono creare un sistema sanitario che assicuri che ogni persona abbia accesso a cure di alta qualità per la gestione del sovrappeso e dell'obesità. L'Austria sta attualmente lavorando a un tale sistema che possa portare il trattamento dell'obesità a un livello superiore".[1] Ciò rappresenta una chiara comprensione da parte dell'OMS che l'obesità è una malattia non trasmissibile, non è un comportamento modificabile e non è solo un fattore di rischio di altre patologie. Ma è una malattia cronica complessa che non si cura semplicemente spingendo le persone a mangiare di meno e a muoversi di più. L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera le malattie non trasmissibili una sfida importante per la salute pubblica ed è per tale motivo che classifica l'obesità come patologia cronica complessa ad elevata priorità.
La pandemia di COVID ci ha insegnato che aver trascurato le malattie croniche, inclusa l'obesità, ha avuto come esito una mortalità molto più elevata. Una lezione da imparare è quella di una inevitabile e migliore comprensione dell'obesità quale malattia prevenibile mediante strategie e interventi strutturati, basati su prove di efficacia. Una sfida e una priorità non più rinviabile per il Servizio Sanitario Nazionale.
Bibliografia
1 . WHO. Europe. Time to accept that obesity is a disease – Austria is building a national system to treat it. Disponibile all’indirizzo: www.who.int/europe/
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