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Sono davvero tutti beati quei magri che mangiano, mangiano e non ingrassano?

Davvero i “super-magri” possono mangiare ciò che vogliono senza mettere peso? Un nuovo studio pubblicato su “Cell Metabolism” fa luce su questo apparente paradosso.

Sono davvero tutti beati quei magri che mangiano, mangiano e non ingrassano?

Questo studio è unico nella sua metodologia in quanto, a differenza dei tradizionali metodi di indagine sulla dieta, il team ha utilizzato un metodo isotopico per misurare con precisione il dispendio energetico e da ciò poter dedurre l'assunzione di cibo.

Un team internazionale di ricercatori, guidato dall'Università di Aberdeen e dall'Accademia cinese delle scienze, ha identificato per la prima volta ciò che contraddistingue le persone sane sottopeso, note anche come "super-magre", dal resto della popolazione. I super magri, con un Indice di Massa Corporea (IMC) inferiore a 18.5, sono all’incirca il 2% della popolazione. E’ una credenza popolare che questi siano in grado di mangiare tutto ciò che vogliono senza ingrassare. Fino ad ora si era ipotizzato che la loro magrezza dipendesse dall’essere più attivi fisicamente e, quindi, con più elevati consumi di calorici.

Tuttavia, una nuova ricerca pubblicata su “Cell Metabolism” ha trovato sorprendenti prove del contrario. I ricercatori hanno scoperto, ad esempio, che gli individui super magri in realtà si muovono meno dei normopeso e, per di più, mangiano anche il 12% in meno di calorie rispetto alle persone con un normale indice di massa corporea. Un ulteriore risultato imprevisto era che gli individui super-magri avevano tassi metabolici molto più alti del previsto quando erano a riposo. Ed è stato appurato che gli alti tassi metabolici erano associati a livelli più elevati di ormoni tiroidei circolanti. Un'ulteriore sorpresa è stata che nelle persone super-magre i profili di colesterolo e trigliceridi erano indicativi di una buona salute cardiovascolare. I ricercatori, tenuto conto dell’inattività fisica dei super-magri, non si aspettavano quest’ultimo riscontro. Ciò, quindi, suggerisce che il basso livello di attività fisica è potenzialmente compensato dalla composizione corporea.

Questo studio è unico nella sua metodologia in quanto, a differenza dei tradizionali metodi di indagine sulla dieta, il team ha utilizzato un metodo isotopico per misurare con precisione il dispendio energetico e da ciò poter dedurre l'assunzione di cibo. Il metodo è considerato un approccio molto più accurato in quanto non si basa sull'assunzione autodichiarata degli alimenti, poiché quest’ultima può essere soggetta a errori. I ricercatori hanno anche utilizzato gli accelerometri per misurare oggettivamente l’attività fisica dei partecipanti, piuttosto che fare affidamento a quanto dichiarato. Il team ha raccolto i dati di oltre 150 adulti che soddisfacevano i criteri di IMC basso e di altri 150 soggetti con IMC normale. I volontari sono stati selezionati per escludere individui con disturbi alimentari o altre malattie che potevano influenzare la dieta o l’attività motoria. Il professor John Speakman, che ha guidato la ricerca, ha dichiarato: “I risultati sono stati una vera sorpresa… Spesso quando le persone parlano con individui super magri, questi riferiscono che possono mangiare quello che vogliono. Ma il nostro lavoro ha trovato che costoro effettivamente mangiano molto meno delle persone in normopeso. Certo, in teoria potrebbero esserci individui che mangiano quello che vogliono e bruciano l’eccesso calorico con alti livelli di esercizio. Ciononostante, nessuna delle 150 persone che si sono offerte volontarie per partecipare al nostro studio ha mostrato questo schema comportamentale". Il co-primo autore Sumei Hu ha dichiarato: “È stato un grande shock per me che gli individui super magri fossero molto meno attivi rispetto alle persone di peso normale… Ho sempre pensato che gli individui super magri dovessero essere davvero molto attivi per mantenere il loro basso peso corporeo, ma i nostri risultati hanno mostrato il contrario: abbiamo scoperto che gli individui super magri erano circa il 23% meno attivi rispetto a quelli di peso normale".


Bibliografia
1 . Hu S, Zhang X, Stamatiou M, Hambly C, Huang Y, Ma J, Li Y, Speakman JR. Higher than predicted resting energy expenditure and lower physical activity in healthy underweight Chinese adults. Cell Metab. 2022 Jun 21:S1550-4131(22)00194-2. doi: 10.1016/j.cmet.2022.05.012. Epub ahead of print. PMID: 35839758.

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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