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Le malattie croniche? Dipendono da ciò che mangiamo e dalle nostre abitudini di vita

Come i determinanti commerciali e le nostre scelte quotidiane influenzano la salute pubblica e il futuro delle nuove generazioni

Le malattie croniche? Dipendono da ciò che mangiamo e dalle nostre abitudini di vita

Secondo i dati, ben 2,7 milioni di decessi annuali nella Regione Europea sono direttamente collegati al consumo di prodotti nocivi come alcol, tabacco e alimenti ultra-processati. Questo significa che ogni giorno oltre 7.400 persone perdono la vita a causa dell’impatto di queste abitudini.

Le malattie cronico-degenerative, come infarti, diabete, cancro e malattie respiratorie croniche, rappresentano una delle maggiori sfide per la salute pubblica nella Regione Europea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Ogni anno, queste malattie sono responsabili del 90% dei decessi e dell'85% degli anni vissuti con disabilità. Questi dati non sono solo statistiche, ma rappresentano vite interrotte prematuramente e famiglie segnate dalla sofferenza.

Dietro a queste malattie, tuttavia, si celano anche fattori legati alle nostre scelte quotidiane e alla disponibilità di prodotti sul mercato, che ne influenzano profondamente la diffusione. Secondo i dati, ben 2,7 milioni di decessi annuali nella Regione Europea sono direttamente collegati al consumo di prodotti nocivi come alcol, tabacco e alimenti ultra-processati. Questo significa che ogni giorno oltre 7.400 persone perdono la vita a causa dell’impatto di queste abitudini. [1]

È chiaro che le aziende produttrici di questi beni hanno una responsabilità, poiché promuovono i propri prodotti attraverso il marketing; tuttavia, anche come individui, possiamo compiere scelte più consapevoli. Le nostre abitudini di vita, come il fumo, il consumo di alcol, una dieta poco salutare e la scarsa attività fisica, rappresentano fattori di rischio che possiamo controllare, e la loro riduzione potrebbe fare una grande differenza nella prevenzione di molte malattie.

Un altro elemento importante, spesso meno visibile, è l'inquinamento atmosferico, che incide notevolmente sulla salute respiratoria e cardiovascolare. Anche in questo caso, le nostre scelte collettive verso uno stile di vita più sostenibile possono contribuire a ridurre tale impatto e a migliorare la qualità dell'aria che respiriamo.

Esistono misure politiche consolidate per affrontare queste sfide, come la tassazione dei prodotti nocivi e la promozione di stili di vita sani. Tuttavia, affinché queste misure abbiano successo, è necessaria la partecipazione di tutti, sia a livello individuale che governativo. Paesi come la Lituania hanno dimostrato che politiche efficaci, come la tassazione degli alcolici, possono avere un impatto tangibile sulla salute pubblica, riducendo la mortalità.

Con il Quarto Incontro ad Alto Livello delle Nazioni Unite sulle malattie cronico-degenerative previsto per il 2025, vi è un’opportunità per rafforzare queste politiche e fare un passo avanti verso l'obiettivo di ridurre del 33% la mortalità prematura per malattie cronico-degenerative entro il 2030. Tuttavia, questo cambiamento richiede un impegno collettivo, sia da parte delle istituzioni che da parte di ciascuno di noi. La salute pubblica non è solo una questione di politiche, ma anche di scelte individuali.

Ogni piccolo passo, dalle scelte alimentari alla riduzione del consumo di alcol e tabacco, può contribuire a migliorare la nostra salute e quella delle future generazioni.

Bibliografia

  1. World Health Organization. Regional Office for Europe. (‎2024)‎. Commercial Determinants of Noncommunicable Diseases in the WHO European Region. World Health Organization. Regional Office for Europe. https://iris.who.int/handle/10665/376957. License: CC BY-NC-SA 3.0 IGO
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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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