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Europa Europa… e quel sangue ‘fenicio’ che scorre nelle nostre vene

Il vecchio continente, la culla delle più grandi civiltà, il terreno che ha dato i natali ai più grandi talenti letterari, artistici, filosofici, musicali di tutti i tempi. Europa. Da dove proviene questo nome?

Europa Europa…  e quel sangue ‘fenicio’ che scorre nelle nostre vene

Cratere a calice da Paestum

La principessa Europa, figlia di Agenore re di Tiro (nell’attuale Libano), pare che provenisse dalla terra di Fenicia. Il mito racconta che Zeus si innamorò perdutamente (sai che novità!) della bellissima fanciulla mentre era intenta a raccogliere dei fiori.

Europa. Il vecchio continente, la culla delle più grandi civiltà, il terreno che ha dato i natali ai più grandi talenti letterari, artistici, filosofici, musicali di tutti i tempi. Europa. Da dove proviene questo nome? L’etimologia del termine è alquanto incerta; sebbene alcuni autori abbiano voluto riconnetterla alla fusione dei termini εὐρύς (eurus) "ampio” e ὤψ (ops) "occhio", ossia “ampio sguardo” (data la moltitudine di terre che abbracciava), tuttavia è più probabile un’origine fenicia dal termine ‘ereb’, con il significato di “occidente”, con cui i Fenici indicavano tutti i territori ad ovest della Siria. Difatti proprio dalla terra di Fenicia pare che provenisse la principessa Europa, figlia di Agenore re di Tiro (nell’attuale Libano). Il mito racconta che Zeus si innamorò perdutamente (sai che novità!) della bellissima fanciulla mentre era intenta a raccogliere dei fiori. Il dio allora assunse le sembianze di un bellissimo toro bianco e si sdragliò ai piedi della ragazza; questa, attratta dallo splendido animale, commise l’errore di salirgli in groppa, fu allora che Zeus/toro la rapì e, sorvolando l’Egeo, la condusse a Creta. Qui il padre degli dèi tentò di possedere Europa ma, poiché non ci riuscì, si trasformò successivamente in un’aquila e infine la fece sua in un bosco. Da Zeus Europa ebbe tre figli: Minosse, Radamante e Sarpedonte; in onore di Minosse, divenuto re di Creta, pare che i Greci decisero di dare il nome di Europa al continente a nord dell’isola. Il mito racconta, inoltre, che Europa avesse tre fratelli: Fenix, Celix e Cadmo; ognuno di loro lasciò la patria per andare alla ricerca della sorella, finché non si fermarono in una terra in cui posero le basi per i loro regni, rispettivamente Fenix in Fenicia, Celix in Cilicia e Cadmo che invece fondò Tebe in Grecia. Il rapimento di Europa è ascritto, poi, dallo storico Erodoto (V sec. a.C.) alle cause delle ostilità tra Greci e Barbari, ovvero i Fenici arrivarono un giorno ad Argo per vendere le loro mercanzie, qui videro la figlia del re Inaco, Io, e la rapirono, dando inizio alle ostilità; a loro volta, pertanto, un gruppo di Cretesi rapì Europa, mentre alcuni Greci, capeggiati da Giasone, rapirono la principessa della Colchide Medea, così che il troiano Paride pensò che fosse giusto rapire a sua volta una donna greca, Elena, dando inizio alla guerra di Troia… ma questa è un’altra storia. Le donne si sa hanno sempre portato guai, anche quando vengono rapite. Tra tutti questi miti e queste storie che si intrecciano tra loro mi piace tuttavia pensare che in tutti noi, figli di Europa, scorra in fondo un po’ di quel sangue semitico della terra di origine della mitica fanciulla.

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Alba Subrizio

Alba Subrizio

«E quel giorno che ha potere solo sul mio corpo e su null’altro, ponga pure fine, quando vorrà, alla mia vita. Con la miglior parte di me volerò eterno al di sopra degli astri e il mio nome non si potrà cancellare, fin dove arriva il potere di Roma sui popoli soggiogati, là gli uomini mi leggeranno, e per tutti i secoli vivrò della mia fama…». Così Publio Ovidio Nasone conclude il suo capolavoro “Le Metamorfosi”; sulla scia del grande Sulmonese. E, allora, eccomi qui a raccontarvi di miti, eziologie e pratiche del mondo antico… che fanno bene anche oggi.

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