IL MATTINO
I pensieri dell'Altrove
21.06.2015 - 10:14
Il rischio è grosso ed è frequente. Alzarsi la mattina e insieme alle ciabatte incrociare pure il mal di testa ti fa già capire che sei entrato in un giorno di pienezza. Che sarai un soggetto opportunamente da evitare, che se fai a meno di incontrare anche te stesso ti potresti evitare realistiche collusioni, che gli elementi oppositivi sono una serie imponente di ostacoli nascosti, che lo stato permanente di insoddisfazione può diventare un nubifragio di polemiche pretestuose. Muoversi nel segreto del malessere, del dolore o del dispiacere, smuove un intimo imbarazzo che accartoccia le già scarse sicurezze, avverti una distorsione fra le fibre muscolari ed il movimento. Entri in un torpore che non è una vacanza ma che si fa casa inospitale, casa in cui non c'è alcuna economia di difficoltà, casa che non conosce benevolenze, ma che del torpore ne fa una nebbia in cui ti disorienti. La casa comune di tutti i nostri disagi è sempre piena di storie e di frequentazioni, gli spazi si riducono e costringono l'insopportazione ad alzare la soglia delle mediazioni, le risorse psicologiche sono marcatamente alterate. Le nostre sconfitte quotidiane spesso si stratificano e si infettano inconsapevolmente, le frustrazioni frammentano l'impegno a rimanere integri, le infelicità si incattiviscono. Cos'è il benessere e come tutelarlo è un tema che, al di là degli stupefacenti slogan televisivi, merita un premio ad ogni risposta. Forse è la sincera consapevolezza della propria identità, forse l'autorevolezza ed il rigore che imponiamo ai nostri comportamenti, la conoscenza delle nostre lesioni curate male e in alcuni casi solo omeopaticamente, forse la convivenza indulgente con le nostre emotività sparpagliate e scomode. Non lo so, ma è tutto così difficile e tutto così ordinariamente rumoroso. Rumoroso come sanno essere i malesseri mattutini, che spesso rappresentano gli errori di un traffico gestito male nelle ore di punta, cioè quelle della notte. Quindi, quando ti scontri la mattina presto con le ore tutte in salita, l'unica cosa seria che può andare in discesa resta lo scivolamento facile verso le ciabatte. Tutto il resto è perfidamente verticale.
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