IL MATTINO
Controverso
17.05.2015 - 17:29
Una panchina rotta alla parco giochi della villa
C'è una nuova piattaforma dell'Anci, Italian Smart Cities che raccoglie le esperienze progettuali delle città italiane in ottica smart. Nella piattaforma le città raccontano le proprie iniziative innovative, i bisogni a cui rispondono, i costi sostenuti, gli impatti avuti sulla qualità della vita delle persone e le condizioni di replicabilità. La piattaforma ha un motore di ricerca, per comuni, progetti, temi. Ho scritto "Comune di Foggia". Niente. Per scrupolo ho deciso di leggere uno ad uno i nomi dei 105 Comuni che di Smart City non ne parlano solo. Foggia non l'ho trovata. Quindi non siamo, come si legge sul portale, parte della "via italiana alle comunità intelligenti". Ma, questo e' certo, Foggia ha ricevuto dalla Regione un finanziamento per realizzare il progetto "*3esse". Errore della piattaforma o che? Il dato però è che in Italia sono stati realizzati 1222 progetti per circa 4 miliardi e mezzo di € e noi siamo ancora fermi al palo? Ce la faremo seppur con un ritardo che lascia mal pensare sia sulla lungimiranza della politica che sull'efficienza delle strutture tecniche?
Ma se Foggia non è una città Smart, e' almeno "civica"? Cioè e' una miniera di energie civiche, di cittadini che, malgrado tutto, pensano che il decoro urbano, la bellezza della città e la vivibilità dei luoghi, possano diventare un impegno da portare avanti anche con entusiasmo? Quanti scenderebbero in strada e, armati di pennelli dipingerebbero le panchine arrugginite, riempirebbero di fiori i balconi, curerebbero il poco verde, sistemerebbero le altalene ed i ponticelli avventura dei parchi gioco, darebbero da mangiare alle papere della fontana della villa (a proposito che fine hanno fatto?), insegnerebbero ai più giovani, con l'aiuto degli autisti dell'Ataf come ci comporta sugli autobus o spiegherebbero, con il supporto dei lavoratori dell'Amiu, come si differenzia? Quanti si organizzerebbero per celebrare, il 13 novembre, la giornata mondiale della gentilezza, per rinnovarla però ogni giorno, quanti si impegnerebbero a spiegare perché salutare, dire buongiorno quando entri in ascensore, sali sul bus, entri in ufficio, alle poste, in banca, e' semplice come respirare? Quanti darebbero consigli a chi, invece di potare, amputa gli alberi? Credo che sarebbero, saremmo in molti. Cosa serve, allora? Nessun avviso pubblico per carità ma ad, esempio l'organizzazione, questo si', di una sorta di sfida dal basso, una vera e propria "festa alla città", si proprio per dire che a Foggia le facciamo la festa (nel senso positivo, ovviamente) perché così proprio non va. Beh, si potrebbe dire "noi paghiamo le tasse" ma credo che non sia solo o proprio così perché il messaggio e' "ci prendiamo cura dei beni comuni e non dei beni del Comune".
Dal canto loro se Sindaco, assessori, consiglieri, presidenti scendessero in piazza armati di ramazze, pennelli, cacciavite, si distrarrebbero un po' anche dalle vicende "orbitale" e "teatro", per non parlare dell'immondizia che, si dice, ci sommergerà a giorni. Sono o non sono cittadini, vedono o no quel che funziona, sanno fare qualcosa di pratico, diciamo materiale? Il titolo, per queste giornate di cittadinanza assoluta, potrebbe essere #quantoseibellafoggia, anche se non sei Roma.
Allora, Sindaco? Dopo la campagna elettorale, però.
edizione digitale
Il Mattino di foggia