IL MATTINO
I pensieri dell'Altrove
12.04.2015 - 11:11
Ci cerchiamo. Nelle personali solitudini o nelle collettive moltitudini noi continuiamo a cercarci. Punti luminosi, scie sbiadite, nebbie leggere o ferite mortali ci accompagnano nei racconti e nei ricordi della vita. Attraversiamo guerre piene di abbandoni o di faticosi adattamenti che impongono fermate, poi si ricomincia e ci si perde, ci si nasconde o si muore. Si parte, si dimentica, si aspetta. Alla fine ci si cerca. E la fatica sembra diventare meno sfortunata, le parole più tonde e terapeutiche, le eredità del dolore meno irriverenti. Ognuno ha i suoi momenti di infelicità, quando arriva non c'è modo di difendersi, forse accoglierla senza troppe resistenze fa in modo che ti prenda tutta, ti avviti e ti stravolga, ma poi una volta saziata, penso se ne vada poco indispettita e senza troppe residue pendenze ancora da soddisfare. Ma è in quella estrema vulnerabilità che può essere appropriato cercarsi. Accucciati nelle nostre ombre diamo accessi limitati al prossimo, ma se abbiamo acceso densità sentimentali intorno a noi il richiamo ad un momento intimo di umanità, conferma la possibilità del cercarsi e ritrovarsi. Non sempre, non tutti sappiamo comprenderci e sostenerci, le affinità restano una variabile selettiva, ma è proprio questa 'scelta' che rende una relazione un evento speciale, con una lingua comune, una comprensione diretta, una istituzione privata legittimata a dare accoglienza ai sentimenti, all'appartenenza e alla solidarietà. Cercarsi è un atto di fede, di amore, di bene. È stabilire per cinque minuti contatti con altri pensieri che vanno però nello stesso luogo, è un dono della nostalgia, un richiamo ad un nostro desiderio di incontro che possono fare solo i vivi. È ricordarci che si può stare da soli, curare la propria solitudine, guardare il nostro perimetro e farcelo bastare, ma per farlo diventare circolare basta avere l'occhio flessibile e puntarlo su una mano vicina, o lontana, che puoi riprovare a cercare e a tenere fra le tue. Cerchiamoci. Anche quando da vicini non riusciamo a trovarci. Ci sentiamo fra un po'.
edizione digitale
Il Mattino di foggia