IL MATTINO
Controverso
30.11.2014 - 13:04
Allora, vediamo un po' i reati che si possono elencare per Foggia: occupazione abusiva di suolo pubblico, infrazioni al codice della strada (parcheggi selvaggi), ricettazione (quindi si vende qualcosa che è stato rubato a qualcuno) evasione fiscale, lavoro nero... Direi che l'elenco, almeno per il momento, possa fermarsi qui. Accade nei week-end e nei giorni festivi, proprio nei pressi dell'unico centro commerciale presente in città. Proprio li, dove ogni venerdì c'è il mercato cittadino settimanale. E' diventato, ormai, un vero e proprio mercato parallelo. Da una parte chi, venditore ambulante regolare e legale paga per occupare il suo posto vendita su suolo pubblico al venerdì (con tanto di costi connessi all'igiene ed alla pulizia dell'area, scontrino, pos, solo per ricordarne alcuni); dall'altra chi decide di prendere le sue cose, quelle che non si usano più e di metterle in vetrina, lì in bella vista, occupando un parcheggio enorme che, se non ricordo male, coincide anche con l'area individuata da utilizzare in caso di emergenze (protezione civile!). In questi tempi di crisi, il baratto si sta facendo spazio. Già, il baratto, ma qui non c'è nessuno scambio solidale, se vuoi qualcosa devi comprarla, pagare. Senza scontrino, però! e pensi anche di aver fatto un affare. Quindi un vero e proprio mercato parallelo ed abusivo alla luce del sole. Era cominciato un paio di anni fa con pochi punti vendita illegali, oggi ne sono molti di più. Eppure nulla, nessun controllo, nemmeno una "multa" a chi rallenta ed ostacola il traffico. Niente, non accade nulla, tranne l'espansione costante del mercato su un'area sempre più vasta. Chi controlla, ma per altri motivi, è quel povero cittadino onesto che ha ricevuto una visita dai topi di appartamento, si è ritrovato la casa svuotata e crede di poter ritrovare lì qualcosa, ovviamente pagando. Al danno, la beffa si direbbe. Già, quel mercato parallelo è diventato la fiera della ricettazione.
Ritorniamo verso il centro. A giorni alterni, perché il controllo non è costante, corso Vittorio Emanuele e viale XXIV Maggio, sono sotto l'occhio vigile dei vigili - non è un gioco di parole -. C'è la fuga dei venditori extracomunitari, costretti a trascinare il peso della loro merce contraffatta e la stanchezza di una vita fatta di stenti nei vicoli perpendicolari. I vigili passano, loro fuggono, i vigili si allontanano, loro tornano. Ricomincia il mercatino, in barba anche in questo caso alle leggi. Ma, almeno in centro, ogni tanto succede qualcosa. Lì, dalle parti di via Miranda, nulla. E' tutto lecito. Si vende di tutto. Tutti vendono qualcosa, indistintamente, italiani, foggiani, cittadini comunitari, extracomunitari, rom. E sono gli stessi italiani, foggiani, comunitari, extracomunitari che comprano. Eppure il dibattito sulla legalità, sul rispetto delle regole, sulla correttezza civica, su un nuovo civismo, è di attualità più che mai, proprio ora che sono tornate (ma se ne erano mai andate?) le bombe, proprio ora che c'è un'associazione antiracket e l'Antimafia che si affaccia sulla città, che in pochi mesi lo Stato ha testimoniato la sua presenza, almeno durante i convegni e attraverso le dichiarazioni ufficiali, proprio ora che è ancora novembre (mese nefasto e terribile per la nostra città con il ricordo dei crolli di viale Giotto e via delle Frasche ma da quest'anno anche con il crollo di via Ingino) proprio oggi che parte della città, speriamo presto tutta la città, vuole alzare lo sguardo e non far più finta che tutto va bene, finché va bene a te, si proprio a te. E proprio oggi ancora ragazzini, senza casco su motorini senza targa, che sfrecciano in centro e contromano, automobilisti che non usano le frecce e le cinture di sicurezza, scaltre ristrutturazioni di case diroccate in pieno centro senza alcuna autorizzazione, marciapiedi stravolti da balconcini improvvisati, parcheggi occupati da sedie e stendi biancheria, bassi, sottani, grotte vissuti come case, senza il rispetto di alcuna norma di sicurezza, senza alcuna tutela per la propria e l'altrui incolumità, venditori di bombole del gas non autorizzati (vere e proprie polveriere), bambini che non frequentano la scuola, e si potrebbe continuare.
Anche questa è Foggia. Ma la domanda è: se sono riuscita a vedere tanto, e non è certo tutto, possibile che chi dovrebbe arginare qualunque forma di devianza, di delinquenza, di abusivismo non si accorga di nulla? E' proprio da qui che bisognerebbe partire. Ma fra qualche giorno arriva dicembre, è già Natale, ci sono le luminarie.
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