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I pensieri dell'Altrove

Quella "crocetta" che segna il profilo di una democrazia

Quella "crocetta" che segna il profilo di una democrazia
Ci può essere un processo, quasi, di identificazione con una 'crocetta"? Si. A giudicare da quello che vedo e leggo in rete, da quello che leggo sui giornali, il voto rappresenta sempre un elemento forte di identificazione e di scelta. Per fortuna. Ogni volta si pratica un rito che va da un atteggiamento appassionato ad uno interlocutorio, deciso e convinto, ma anche timoroso e demotivato. Ma vuoi mettere l'intima convinzione che quella 'crocetta' può essere determinante e che, soprattutto nelle amministrative, può determinare un percorso piuttosto che un altro? Il clamore e il chiacchiericcio che precedono ogni elezione sono gli elementi su cui ognuno di noi, a modo suo, esercita il proprio senso di partecipazione. Ci sono gli 'illuminati', i saggi, i sobri, gli esaltati, i delusi, gli appassionati, i concreti. Ognuno porta la sua idea di politica, la sua ricetta, la soluzione. Questa è la democrazia, la possibilità di mettere in difficoltà, dinanzi a dei numeri, una corrente, un movimento, un partito. Oppure premiarli e, per un lungo attimo, farli sentire onnipotenti. La politica è una cosa seria, ho grande stima e attenzione verso chi fa la politica. È un 'lavoro' delicato, impegnativo, richiede energie fisiche, ma anche etiche. È un'attività che ha a che fare con l'umano, con l'organizzazione del sociale, con l'economia, con l'ambiente, con il diritto al lavoro, con la voce di chi sta nelle periferie, e non solo geografiche. La disponibilità all'ascolto e non solo all'oratoria credo sia sempre più indispensabile, il mondo si complica e le opportunità di dialogo diventano priorità assolute. Guardare un quadro da lontano fa comprendere meglio la tessitura e l'armonia dei colori, il progetto dell'autore, il suo talento. Noi siamo la società, siamo parte viva e pulsante del mondo, a noi bisogna guardarci da vicino, molto vicino. E più che guardarci, mi piace  pensare che  'la politica' ci ascolti, ci parli seriamente, ci sostenga. E  scenda non davanti agli uomini, prevaricandoli, ma a fianco. Sdoganando, almeno in parte, il concetto che i palazzi, il potere, siano 'solo'
il regalo che noi facciamo con la nostra umile scheda elettorale e con il nostro voto. Buone elezioni.

 

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Mariantonietta Ippolito

Mariantonietta Ippolito

Il pensiero è la forma più inviolabile e libera che un individuo possa avere. Il pensiero è espressione di verità, di crudezza, di amore. Quando il pensiero diventa parola il rischio della contaminazione della sua autenticità è alto. La scrittura, invece, lo assottiglia, ma non lo violenta. Io amo la scrittura, quella asciutta, un po’ spigolosa, quella che va per sottrazioni e non per addizioni. Quella che mi rappresenta e mi assomiglia, quella che proverò a proporre qui. Dal mondo di “Kabul” al vasto mondo dei pensieri dell’”altrove”.

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