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L'intervista

L'epilessia improvvisa a una bambina di 6 anni a Biccari ha colto tutti di sorpresa: il prof. Vigevano del San Raffaele ci spiega perché

La bambina non aveva mai avuto una crisi epilettica e si è salvata grazie all'intervento dell'insegnante Annarita Tetta, 47 anni, che con le altre colleghe ha seguito tutte le indicazioni ricevute al telefono da un medico del 118

Ma  cosa è l'epilessia, quali sono le cause, come si riconosce, come si interviene in caso di crisi e cosa assolutamente non fare, la terapia ed il percorso diagnostico. Ne parla il Prof. Federico Vigevano, Responsabile del Dipartimento delle Disabilità evolutive del Gruppo San Raffaele di Roma e neurologo trai massimi esperti di epilessia.

"Quando la piccola si è accasciata sul pavimento, l'ho sistemata in posizione laterale e ho praticato alcune manovre apprese durante il corso Blsd pediatrico (che fornisce tecniche di base di primo soccorso) e dopo tre pressioni la piccola ha vomitato, ma non ha ripreso conoscenza. In collegamento con la dottoressa Tamara Cirillo, della centrale 118, ho eseguito tutte le manovre fino all'arrivo dell'elisoccorso con il rianimatore che ha intubato la piccola e l'ha trasferita al pediatrico Giovanni XXIII di Bari. Abbiamo saputo che è fuori pericolo, sta bene e la aspettiamo insieme ai suoi compagni per riabbracciarla", dice Annarita Tetta, 47 anni, con all'attivo 27 anni di insegnamento, intervenuta risolutamente con le altre colleghe.

“Si tratta di una malattia caratterizzata dalla persistente predisposizione dell’encefalo a generare crisi epilettiche. Quest’ultime sono manifestazioni cliniche molto variegate che insorgono improvvisamente, hanno breve durata (da pochi secondi a 2-3 minuti) e sono determinate da impulsi elettrici abnormi di uno o più gruppi di neuroni ‘ipereccitabili’”, spiega il professore Federico Vigevano, Responsabile del Dipartimento dell’Età Evolutiva del Gruppo San Raffaele di Roma.

A soffrire di epilessia, nel mondo, sono 65 milioni di persone, di cui circa 500 mila solo in Italia, dove ogni anno si diagnosticano 36 mila nuovi casi: 20-25 mila con crisi isolate e 12-18 mila con crisi sintomatiche acute. Più del 50% delle epilessie esordisce in età pediatrica e circa un terzo dei pazienti presenta crisi o convulsioni febbrili proprio a scuola. “Basti pensare che le chiamate al 118 più frequenti da ambienti scolastici sono conseguenza di crisi epilettiche ed asmatiche. Come dunque anche avallato da pubblicazioni scientifiche, le campagne educazionali e di informazione sono di vitale importanza e dovrebbero far parte della formazione obbligatoria di educatori e operatori scolastici. Perché è fondamentale sapere cosa fare e ancor di più, delle volte, cosa non fare durante una crisi”.

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