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Nel Taekwondo

Vito Dell'Aquila, la Puglia d'oro (primo per l'Italia) ai giochi olimpici di Tokyo

Il campione brindisino di Taekwondo è andato a prendersi l'oro nella categoria fino a 58 chilogrammi al termine della combattuta finale contro l'ostico tunisino Mohamed Khalil Jendoubi vinta per 16 a 12 negli ultimi 13 secondi.

"Questo oro e' dedicato a mio nonno, che non c'e' piu' da un mese e stasera mi guardava da lassu': ero certo che avrei vinto": sono le prime parole di Vito Dell'Aquila, dopo aver vinto nel taekwondo il primo oro dell'Italia a Tokyo 2020. 

Vito Dell'Aquila, l'oro tanto atteso ma non scontato. E' arrivata dal taekwondo la prima medaglia d'oro dell'Italia alle Olimpiadi di Tokyo. Dell'Aquila e' andato a prendersi l'oro nella categoria fino a 58 chilogrammi al termine della combattuta finale contro l'ostico tunisino Mohamed Khalil Jendoubi vinta per 16 a 12 negli ultimi 13 secondi. Dopo un inizio di finale difficile con l'azzurro andato sotto di 5 a 0, attorno a meta' del secondo round il 20enne lottatore di Mesagne e' riuscito a riprendersi e a portarsi a un punto dall'avversario (6-7). L'esperienza del giovane atleta pugliese emerge nel finale. A 1'08" dal termine, Dell'Aquila affonda un colpo da due punti che pareggia sul 10 a 10. A 13" dalla fine l'azzurro ha messo a segno un altro kick al corpo da due punti per il primo sorpasso (12-10), due secondi piu' tardi un altro colpo da due punti per un prezioso 14 a 10. Poi gli attivi finale ma l'oro era ormai in cassaforte. Il pugliese sui tappeti della Makhuari Messe Hall di Tokyo aveva iniziato il suo cammino verso l'oro olimpico superando l'ungherese Omar Salim 26-13 agli ottavi. Successivamente l'azzurro ha battuto il tailandese Ramnarong Sawekwiharee per 37-17 aprendosi la strada verso la semifinale in cui ha sconfitto l'argentino Lucas Lautaro Guzman 29-10. Dell'Aquila, classe 2000, anno in cui il taekwondo ha esordito nel programma olimpico di Sydney, impreziosisce cosi' la sua bacheca personale in cui trovano posto anche un oro e un bronzo europeo (2019 e 2018) e un bronzo mondiale (2017). 

"Questo oro e' dedicato a mio nonno, che non c'e' piu' da un mese e stasera mi guardava da lassu': ero certo che avrei vinto": sono le prime parole di Vito Dell'Aquila, dopo aver vinto nel taekwondo il primo oro dell'Italia a Tokyo 2020. 

"Cosa abbiamo di piu' noi di Mesagne? La voglia di vincere". Cosi' Carlo Molfetta, oro del taekwondo a Londra 2012, commenta la vittoria olimpica di Vito Dell'Aquila a Tokyo 2020. "Noi di Mesagne siamo la Jesi di questo sport", aggiunge l'olimpionico, riferendosi alla tradizione olimpica del fioretto femminile, da Trillini a Vezzali. "Ho scoperto Dell'Aquila a 16 anni, e l'ho voluto portare fortemente ai Mondiali juniores. Piu' forte di me? Non scherziamo, Vito e' molto piu' forte di me..."

MESAGNE IN FESTA

Mamma Maria in lacrime di gioia, perche' il suo Vito ad otto secondi dalla fine ha sferrato il colpo decisivo, conquistando la medaglia d'oro nei - 58 kg del taekwondo battendo in rimonta l'agguerrito tunisino Jendoubi per 16-12. "Tra pochi minuti inizia la finale olimpica che vede gareggiare il nostro concittadino Vito Dell'Aquila contro il rappresentante della delegazione tunisina. Emozionato e molto felice di vivere questo momento insieme al maestro Baglivo e con il padre del nostro campione. Forza Vito, spacca tutto", aveva postato il sindaco di Mesagne (Brindisi), Toni Matarrelli all'inizio della gara, quando casa Dell'Aquila era chiusa e ci si era trasferiti tutti nella palestra del maestro Roberto Baglivo che ad otto anni ha preso Vito sotto le sua ali di maestro di campioni olimpici (prima di Vito Dell'Aquila, Carlo Molfetta medaglia d'oro a Londra).  E li', a pochi secondi dall'inizio, col pollice in alto in prima fila proprio il sindaco, il maestro Roberto Baglivo e papa' Leonzio. Tutti in silenzio alla fine del primo round (5-2), "ma Vito c'e'", dicevano i presenti. Ed infatti, i volti, due minuti dopo, erano gia' piu' sereni: "9-8, visto che ce la puo' fare?", diceva Antonio Di Levrano, responsabile del "Comitato quartiere Papa Sisto", il quartiere dove vive la famiglia Dell'Aquila. E poi gli interminabili due minuti finali, con il pari a 1' dalla fine, il vantaggio del tunisino ed il colpo decisivo ad 8" dalla fine, con l'esplosione di gioia incontenibile dei presenti subito fuori sulla piazzetta di via Marconi antistante la palestra: papa' Leonzio Dell'Aquila e' avvolto dalla bandiera italiana, con la moglie Maria Pasana Dinoi, il maestro Roberto Baglivo e l'altro figlio della coppia, Cosimo, anch'egli atleta di taekwondo di valore, cresciuto all'ombra del fratello campione, ora medaglia d'oro olimpica a Tokyo.

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