IL MATTINO
Il fatto di cronaca
07.07.2021 - 11:32
Le 1.200 piante di stupefacente, con un peso di circa 1.750 chilogrammi pronte per essere sottoposte ad essiccazione, avrebbero consentito di ricavare ben 1,35 milioni di dosi da spacciare nelle piazze del Gargano, con un potenziale ritorno economico per il gruppo criminale stimato in circa 6,8 milioni di euro.
Era nascosta da canneti alti e canali irrigui ampi e profondi la maxi piantagione di marijuana (cannabis indica) scoperta in località 'Schiapparo', nel comune di Lesina, dai finanzieri del Comando Provinciale di Foggia che hanno arrestato in flagranza di reato F.G., 53 anni, pregiudicato di Manfredonia, originario di San Nicandro Garganico. Questi, insieme a un complice riuscito a scappare, stava coltivando i 1.200 arbusti in avanzato stato di fioritura e maturazione. I militari della Tenenza di San Nicandro sono stati attratti da un forte odore di marijuana nell'aria che sembrava provenire da alcune aree incolte. Dopo diverse ore di ricerche svolte fino al tramonto, hanno individuato un campo caratterizzato dalla fitta e diffusa presenza di canneti, tanto da renderli difficilmente calpestabili e penetrabili, oltre che da numerosi canali d'acqua. Gli ostacoli naturali, che la circondavano da ogni lato, non hanno tuttavia impedito ai militari di raggiungere l'area. All'interno dell'appezzamento sono stati notati in lontananza, intenti a curare le piante di marijuana, due persone che, alla vista dei finanzieri, sono fuggite fra i canneti e la vegetazione. Dopo una manciata di minuti di inseguimento a piedi, uno di questi è stato bloccato ed arrestato dai militari. Sul secondo uomo, scappato anche grazie all'oscurità, sono in corso indagini.
La piantagione, perfettamente irrigata da un sofisticato impianto a goccia ed organizzata in modo da massimizzare lo sfruttamento del terreno coltivato, è stata sequestrata. Le 1.200 piante di stupefacente, con un peso di circa 1.750 chilogrammi pronte per essere sottoposte ad essiccazione, sono state estirpate per la loro successiva distruzione.Su disposizione della Procura della Repubblica di Foggia che coordina le indagini, il pregiudicato 53enne è stato dapprima portato nel carcere di Lucera e successivamente sottoposto ai domiciliari nella propria residenza di Manfredonia. Dallo stupefacente sequestrato sarebbe stato possibile ricavare ben 1,35 milioni di dosi da spacciare nelle piazze del Gargano, con un potenziale ritorno economico per il gruppo criminale stimato in circa 6,8 milioni di euro.
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