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Il caso

Imprenditori, lavoratori autonomi, possidenti beni e vincite di gioco, ma col Reddito Cittadinanza: la GdF di Foggia becca 63 furbetti

Svolgevano attività imprenditoriale e professionale, possedevano beni accumulati anche con giochi on line, ma percepivano regolarmente il Reddito di Cittadinanza: la Guardia di Finanza di Foggia riesce a recuperare 430mila euro di denaro non dovuto

I finanzieri hanno scoperto che 15 persone avevano un'attività d'impresa o di lavoro autonomo già avviata all'atto della presentazione della domanda; altre 13 l'avevano avviata, e non comunicata, durante il periodo di percezione del contributo; mentre altre 35 al momento della domanda avevano omesso di denunciare le proprietà immobiliari o mobiliari, di cui 5 derivanti dalla partecipazione a giochi online per un importo complessivo di circa 385 mila euro.

Lavoratori in nero o assunti con regolare stipendio fino a 1.800 euro mensili fino a chi aveva un patrimonio immobiliare e disponibilità liquide, in alcuni casi provenienti da vincite al gioco non dichiarate che percepivano reddito di cittadinanza senza averne diritto. La guardia di finanza di Foggia, sulla base di apposito coordinamento info-operativo con l’Inps, hanno portato nei giorni scorsi alla scoperta - e alla denuncia alla procura - tra i percettori del reddito di cittadinanza, imprenditori e lavoratori autonomi per un totale di 63 nuclei familiari che percepivano indebitamente la misura di sostegno al reddito.

In dettaglio, i finanzieri della tenenza di Lucera hanno passato al setaccio le posizioni di circa 1.700 titolari di partita Iva procedendo, attraverso la consultazione delle banche dati a disposizione del Corpo, a isolare quei nuclei familiari, percettori del reddito di cittadinanza, in cui c’erano uno o più titolari di partita Iva non dichiarata/comunicata all’Inps né in fase di presentazione della domanda del sostegno economico né quale variazione della propria posizione lavorativa durante il periodo di godimento dello stesso. È così emerso che 28 soggetti hanno indebitamente percepito il reddito di cittadinanza, di cui 15 avevano un’attività d'impresa o di lavoro autonomo già avviata all’atto della presentazione della domanda e 13 l’avevano avviata - e non comunicata - durante il periodo di percezione del contributo.

Le indagini condotte da altri reparti hanno inoltre fatto emergere altre 35 percezioni illecite del sostegno al reddito familiare, perché al momento della domanda avevano omesso di denunciare le proprietà immobiliari o mobiliari, di cui cinque derivanti dalla partecipazione a giochi online per un importo complessivo di circa 385mila euro. Tutte le posizioni illecite emerse nelle indagini sono state segnalate all'Inps per la decadenza dal beneficio economico, nonché denunciate alla procura. L'importo complessivo delle somme non dovute, sottratte all’Inps, e di cui si provvederà al recupero, ammonta a circa 430mila euro.

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