IL MATTINO
L'operazione
27.11.2020 - 12:44
Oltre 70 i militari dell’Arma impiegati per sferrare un altro duro colpo alle piazze dello spaccio di San Paolo di Civitate e ai canali di rifornimento di San Severo, a poche settimane di distanza dall’operazione “Family Business” dei Carabinieri che aveva portato, lo scorso 2 novembre, all’arresto di 9 persone negli stessi comuni.
Dei soggetti arrestati, nove sono di San Paolo di Civitate, uno di Torremaggiore e uno di San Severo. Per ulteriori due soggetti è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria tre volte alla settimana. Per tutti l'accusa e' detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Cinque persone sono andate in carcere, sei ai domiciliari e altre due hanno avuto l'obbligo di presentazione alle forze di polizia. Le indagini, hanno spiegato gli investigatori, hanno preso il via il 7 febbraio scorso dopo il ferimento di un 30enne a San Paolo di Civitate: agguato messo a segno poiche' il giovane non aveva saldato un debito di droga. Cosi carabinieri e procura hanno scoperto un gruppo di San Paolo di Civitate che gestiva l'attivita' di spaccio rifornendo di droga da San Severo e Torremaggiore. Attivita' di spaccio svolta anche durante il lockdown, grazie al bar di proprieta' di uno degli indagati dove spesso avvenivano gli incontri con i clienti. Il gruppo - hanno spiegato ancora gli investigatori - era composto da persone legate da vincoli familiari e affettivi. Tra le persone coinvolte nel blitz, infatti, anche due donne, fidanzate di due indagati, utilizzate sia per eludere i controlli ma spesso anche nello spaccio della droga. A volte anche i suoceri degli indagati venivano utilizzati nell'illecita attivita'. Questa mattina i carabinieri, a due indagati, hanno sequestrato 45 grammi di marijuana, 70 di hashish, 5 di cocaina oltre a materiale per il confezionamento ed il taglio, nonche' la somma contante di 140 euro provento dell'attivita' di spaccio.
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