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Il MiBACT mette in rete lo splendore in 3D della "Tomba di Medusa" nell'antica Arpi di Foggia

È uno degli insediamenti più vasti della Daunia preromana, venuta alla luce, così come possiamo contemplarla ora, grazie all'archeologa prematuramente scomparsa Marina Mazzei

Il video abbina agli ambienti reali quelli con la ricostruzione in 3D, per mostrare la versione originale dell'ingresso  - un prospetto con quattro colonne sormontate da un timpano con una testa di medusa - e delle tre camere funerarie con letti in muratura per i defunti e pareti dai colori vivaci.  

Il segretario regionale del Mibact per la Puglia prosegue il racconto sul patrimonio culturale della regione sul canale YouTube del Mibact per la campagna #Laculturanonsiferma: nuova tappa sui cantieri in corso per il recupero e la valorizzazione è la Tomba di Medusa ad Arpi, in provincia di Foggia, dove si trovano i resti di uno degli insediamenti più vasti della Daunia preromana. La Tomba è protetta da una cupola di vetro. E un esempio di architettura funeraria destinata all'alta aristocrazia locale che utilizza lo stile greco - macedone. Il video abbina agli ambienti reali quelli con la ricostruzione in 3D, per mostrare la versione originale dell'ingresso  - un prospetto con quattro colonne sormontate da un timpano con una testa di medusa - e delle tre camere funerarie con letti in muratura per i defunti e pareti dai colori vivaci.   L'intervento di recupero, messa in sicurezza e restauro, finanziato con 1.650mila euro, vede il coinvolgimento di un altro istituto ministeriale, la Soprintendenza Abap per le province di Barletta-Andria-Trani e oggi. I lavori sono in corso di ultimazione e sono finalizzati all'intera valorizzazione dell'area archeologica che si trova in prossimità dell'autostrada A14.  Il video "La Tomba di Medusa" del Segretariato regionale Puglia è uno dei numerosi  contributi che gli istituti del Mibact hanno inviato per la campagna "La cultura non si ferma", intesa a sviluppare l'offerta del patrimonio culturale fruibile da casa. Un vero e proprio impegno corale per dare la possibilità al pubblico di conoscere e apprezzare l'immenso patrimonio culturale e paesaggistico italiano, mostrando il lavoro delle professionalità che si occupano di conservazione, tutela, valorizzazione, didattica.  Tutte le iniziative sono raccolte nel data base complessivo La cultura non si ferma, suddiviso in sei aree tematiche - educazione, archivi e biblioteche, musei, musica, teatro e cinema.

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