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Il caso istituzionale

Puglia assetata ma c'è chi fa business sull'acqua di Occhito a danno del Molise: la denuncia di Salvatore Ciocca

La diga molisana, principale invaso di ristoro per i pugliesi, segna un - 95 milioni di metri cubi ca., secondo l'Osservatorio ANBI sullo Stato delle Risorse Idriche del Paese.

Da oltre quarant'anni l' "oro bianco" viene sfruttato dalla Regione Puglia senza alcun riconoscimento alla Regione Molise, che in soldoni corrisponde ad almeno 10 milioni di euro come fa notare l'ex consigliere regionale molisano Salvatore Ciocca, che di questa ingiustizia ne ha fatto una battaglia, nel servizio di Tonino Danese per Telemolise 

Dopo un anno, caratterizzato da un'Italia "idricamente rovesciata" con bacini in sofferenza soprattutto al Nord, sono PUGLIA e Basilicata a destare le maggiori preoccupazioni in questo avvio d'anno. Lo attestano i dati resi noti dall'Osservatorio ANBI sullo Stato delle Risorse Idriche del Paese, che certificano la progressiva discesa delle disponibilita' d'acqua nei bacini meridionali. "In Puglia - si legge nella nota - le riserve idriche sono addirittura dimezzate in 12 mesi: circa 140 milioni di metri cubi contro i 280 di un anno fa con un calo di circa 35 milioni di metri cubi nei soli 14 giorni scorsi (21 Gennaio - 3 Febbraio 2020); la diga di Occhito, principale invaso della regione, segna un - 95 milioni di metri cubi ca. In Basilicata, invece, manca all'appello circa 1/3 delle risorse idriche disponibili a Febbraio 2019: oggi sono quasi 258 milioni di metri cubi con un - 144 milioni ca. rispetto a 12 mesi fa, ma - 43 milioni rispetto solo a 14 giorni fa; l'invaso di monte Cotugno, il piu' capiente della Lucania, registra quasi 102 milioni di metri cubi in meno".

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