IL MATTINO
Il fatto
16.01.2019 - 11:27
Chi, in maniera delinquenziale come il delinquente terrorista per cui chiede l'amnistia, ha pensato di offendere la memoria dell'eroe nazionale e la città di Foggia, trascura di considerare che nessun atto di bullismo storico può contro la forza della memoria che fa da scudo alle vittime del terrorismo: tra loro il trentenne Giuseppe Ciotta, poliziotto originario di Ascoli Satriano, ucciso barbaramente sotto casa a Torino, e sotto gli occhi dei familiari, il 12 marzo 1977; e il comandante del carcere di Udine Antonio Santoro, originario di Avigliano, in provincia di Potenza, ammazzato il 6 giugno 1978 proprio da Battisti il delinquente.
Non a chi si è reso responsabile dell'imbrattamento della targa, su cui stanno indagando i Carabinieri con l'ausilio delle telecamere circostanti, ma a chi confonde i due Cesare, va ricordato che il Battisti onorevoli, a dispetto del delinquente terrorista, è un eroe nazionale: cittadino austriaco di nascita, direttore di giornali socialisti nella città natale, fu deputato al Parlamento di Vienna dove si batté per ottenere l'autonomia amministrativa del Trentino e la costruzione di un'università italiana.Allo scoppio della grande guerra, arruolatosi volontario negli Alpini, combatté per la parte italiana. Catturato da una truppa da montagna dell'esercito austriaco, fu processato e impiccato per alto tradimento in quanto membro della Camera dei deputati d'Austria. Insieme a Guglielmo Oberdan (a cui Foggia ha dedicato la piazza contigua a quella intestata a Cesare Battisti), Damiano Chiesa, Fabio Filzi, Francesco Rismondo e Nazario Sauro è considerato tra le più importanti figure della causa dell'irredentismo italiano.
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