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L'incontro istituzionale

L'arrivo di Di Maio a Foggia, senza troppi clamori

Nessuna sirena spiegata, nessu corteo imponente di auto di scorta: Luigi Di Maio arriva in Prefettura a Foggia, per l'incontro sul caporalato, persino dieci minuti prima del previsto (14.30) con un furgone mercedes dai vetri oscurati, che non dà nell'occhio.

L'auto, apparentemente anonima, ferma vicino la prefettura per quasi cinque minuti, tanto da sviare l'attenzione dei giornalisti che aspettano l'arrivo del vice presidente del Consiglio da un momento all'altro; invece, subito dopo, all'improvviso, il ministro apre il portellone e, dopo aver salutato frettolosamente le forze dell'ordine del servizio di sicurezza, si avvia incontro al Prefetto Mariani con cui entra a Palazzo del Governo. Poco dopo lo raggiungeranno i rappresentanti nazionali, regionali e locali delle organizzazioni sindacali invitate al tavolo di confronto sulla strategia da adottare per il contrasto al caporalato.

Presenti i parlamentari foggiani e gli esponenti regionali e locali del M5S, del PD neppure l'ombra: c'è solo la parlamentare uscente Colomba Mongiello, che alla legge sul caporalato ci ha lavorato parecchio, promuovendo anche quella "salva olio", tanto da guadagnarsi l'accoglienza calorosa di Cataldo Motta, già al vertice della DDA, e degli esponenti del mondo sindacale.

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